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Mondonico, la lotta al tumore e il calcio: “Chiesa mi ricorda Vialli. Non capisco perchè…”

L'ex allenatore della Fiorentina: "Non ho capito perchè Chiesa non sia stato convocato da Ventura"

Redazione VN

Sul Corriere dello Sport di questa mattina trova spazio una lunga intervista ad Emiliano Mondonico, che torna a raccontare la sua lotta contro il tumore: "Ci sono trenta probabilità su cento che la Bestia ritorni. Ma, credimi, dopo quattro operazioni, l’asportazione di una massa tumorale di sei chili, di un rene, di un pezzo di colon e di intestino, sei pronto a tutto. E, ogni giorno di più, apprezzi il tempo che ti è dato. Il cancro non è invincibile, il calcio mi dà la forza per continuare a sfidarlo" ha detto.

L'ex allenatore della Fiorentina, tifoso viola da sempre, parla anche di calcio e dell'eliminazione dell'Italia: "Anno zero del calcio italiano? La verità è un’altra. E’ finito il tempo del tatticismo esasperato, deve finire. Deve tornare il tempo in cui il nostro calcio riscopra le qualità che appartengono al suo Dna: la grande difesa, il contropiede, l’organizzazione tattica, la marcatura dei difensori sugli attaccanti. L’Atalanta di Gasperini marca a uomo e hai visto dove sia arrivata l’Atalanta di Gasperini in Europa. La Nazionale? Non ho capito perché non sia stato convocato Chiesa in occasione delle sfide con la Svezia: si vede da lontano che Chiesa ha un grande futuro, come si vedeva anche lontano da Cremona che Vialli sarebbe diventato Vialli e sarebbe arrivato in Nazionale".

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