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Momo, famiglia di calciatori e carriera da top

I genitori di Sissoko non hanno scoperto la formula della Coca Cola, ma forse quella per fabbricare calciatori professionisti: tre figli su quindici fanno questo mestiere, record per il Mali. …

Redazione VN

I genitori di Sissoko non hanno scoperto la formula della Coca Cola, ma forse quella per fabbricare calciatori professionisti: tre figli su quindici fanno questo mestiere, record per il Mali. Il ventiduenne Abdoul è parcheggiato nel Brest, ma il cartellino è dell’Udinese; Ibrahim ha 21 anni e il Wolfsburg lo ha girato in prestito al Panathinaikos. Il Sissoko che nella circostanza interessa i tifosi viola è Mohamed, detto Momo o a livello calcistico-ittico la piovra nera, 28 anni, il più affermato della famiglia perché ha giocato nel Valencia, nel Liverpool, nella Juve e ultimamente nella succursale francese degli sceicchi, il Paris Saint Germain. Momo ha esperienza e fisico che lo accostano alla categoria dei giocatori di grande spessore, perché ha frequentato partite toste con l’aria di potersela cavare sempre in mezzo ai migliori d’Europa. Questo basta in teoria per renderlo un giocatore di sicuro affidamento per il centrocampo viola che — parole di Pradè — prima non aveva a disposizione «uno con le caratteristiche di Mohamed». Cioè: gran colpo di testa, presenza fisica solida a bordo del suo metro e novantuno (86 chili) e abitudine a giocare a livelli alti. Domenica contro l’Inter partirà dalla panchina, ma la sua scommessa è stata ritornare nel campionato italiano per trovare continuità. La Fiorentina potrà riscattarlo a giugno pagando 3 milioni e mezzo. Troppi o pochi, dovrà farcelo capire Momo.

Angelo Giorgetti - La Nazione