La quasi salvezza - scrive La Nazione - diventa all’improvviso molto intera, il «quasi» dipende dalla matematica ma 10 punti di vantaggio sul Lecce a 5 giornate dalla fine sono un lusso che Iachini non avrebbe immaginato dopo 96, goffi minuti di Fiorentina-Verona. Invece al 97’ ha pareggiato Cutrone, anche ieri protagonista a Lecce nella vittoria che ha mandato in archivio una stagione stralunata e sofferta, uno stressante banco di prova per una proprietà che non si è risparmiata fronti di conflitto su vari livelli e in molteplici settori.
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Missione compiuta, ora il salto di qualità: il mercato girerà intorno a Chiesa
La scelta del dopo-Iachini chiarirà le ambizioni di Commisso
Un anno pieno di generosità ma anche di errori: Commisso dovrà ripartire dalla prima per puntellare la propria credibilità calcistica, scegliendo un allenatore che aggiunga le giuste garanzie in tema di ambizioni. La promessa è quella di lottare in tempi ragionevoli per l’Europa, il salto di qualità dovrà essere sensibile affiancando una campagna acquisti-cessioni incentrata intorno a Chiesa. Che ieri è tornato al gol (ultima rete il 16 febbraio a Genova contro la Samp) chiudendo nel modo migliore un lungo periodo sottotraccia. Ieri la Fiorentina ha schiodato il punteggio indossando l’autorevolezza che le era mancata in troppe occasioni e ha riscoperto un’identità proprio nella partita teoricamente più complicata dal punto di vista del temperamento.
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