Quarantamila al Franchi, stadio ormai completamente esaurito, Diego e Andrea Della Valle attesi insieme in tribuna, mezzo mondo collegato (...), e la fibrillazione del mercato calcistico asiatico a cui la serie A strizza l'occhio da tempo tanto da prevedere ogni domenica una partita alle 12.30 per permettere il pieno di spettatori anche fuori dall'Italia. (...)
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Milan ostaggio della maratona
Galliani voleva il rinvio, rassicurazioni dalla Questura
Fiorentina e Milan si giocheranno dunque una gran fetta di Champions League in un palcoscenico che ne sembra già più di un assaggio. Una sfida dove i tre punti conteranno più del bel gioco e dei colpi dei campioni. Perché a otto giornate dalla fine niente può essere più lasciato al caso. Per tutto questo Montella e Allegri da giorni stanno preparando la gara in modo particolare. A partire dagli orari degli allenamenti fissati, sia in casa viola che in quella rossonera, sempre all'ora di pranzo per abituare i giocatori a un orario che nasconde sempre qualche insidia in più. Diversa programmazione dei pasti, della sveglia mattutina e anche della vigilia alla gara, i due staff tecnici hanno raddoppiato negli ultimi giorni l'attenzione anche sui più piccoli particolari. Ma se i viola gestiranno l'avvicinamento all'incontro con sostanziale serenità, aspettando la visita dei due fratelli Della Valle e arrivando allo stadio a metà mattina, il livello di tensione in casa rossonera si è alzato negli ultimi giorni.
Il motivo sembra quasi incredibile e al limite del paradossale per un club famoso nel mondo per la certosina attenzione all'organizzazione. Che questa volta si è scontrata però con quella della città ospitante. La storia sembra quasi un canovaccio di una tipica commedia all'italiana tra incomprensioni, un po' di superficialità e soprattutto soluzioni che lasciano interdetti quanto le cause del problema. Domani mattina fino al primo pomeriggio, come peraltro annunciato da tempo, il centro di Firenze resterà praticamente tagliato in due per permettere lo svolgimento della mini maratona «Vivicittà». Una sovrapposizione di orari che aveva già messo in allerta sia il Comune sia tanti tifosi che saranno costretti a rivedere i consueti percorsi di avvicinamento al Franchi. Ma se le rassicurazioni delle ultime settimane avevano sgonfiato il caso, nessuno si aspettava che il Milan prenotasse il proprio albergo proprio all'interno della «zona rossa». Una specie di prigione insomma, in cui il Diavolo ha finito per cacciarsi e che ha costretto i responsabili della viabilità e della sicurezza fiorentina a progettare un piano straordinario.
Anche perché il Milan ha fatto recapitare in Lega dai propri avvocati negli scorsi giorni una lettera in cui si chiedeva lo spostamento dell'orario nel caso in cui non gli fosse garantito l'arrivo allo stadio nei tempi prestabiliti. Non proprio un problema da poco visto che ormai i biglietti erano stati venduti da tempo e visto che la Lega non avrebbe voluto perdere la possibilità di offrire una partita così importante al mercato asiatico. E così dalla sede rossonera sono iniziate le telefonate con Firenze per cercare una soluzione il più indolore possibile al problema. Fino a ieri quando le tanto attese garanzie al club rossonero sono arrivate dalla Questura: il pullman del Milan avrà la possibilità di lasciare l'albergo e attraversare il percorso che sarà interrotto giusto per il passaggio di Montolivo e compagni. Una volta uscita dalla «zona rossa», i rossoneri potranno così raggiungere il Franchi senza ulteriori intoppi con il giusto anticipo rispetto all'orario di inizio della gara. (...)
Corriere Fiorentino
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