Da "Sinisa salta la panchina" agli ottimi risultati attuali con la Sampdoria. È cambiata molto la storia da allenatore di Sinisa Mihajlovic da quel 30 ottobre 2011, quando i tifosi viola chiedevano a gran voce il suo esonero e l'arrivo di Delio Rossi. Su La Repubblica nell'articolo di Matteo Magrini si ripercorrono quei momenti. Mihajlovic che inizia bene conquistando un nono posto in classifica nel primo anno del post Parandelli e, soprattutto, senza l'infortunato Jovetic. Poi emergono i limiti tattici dell'allenatore, la grinta non basta più, i risultati stentano ad arrivare e i "Prendili a pedate, Sinisa prendili a pedate" diventano cori contro il tecnico. Corvino, che lo aveva strenuamente difeso, è costretto a cambiare e l'esito dell'avventura viola di Delio Rossi è ben noto.
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Mihajlovic, derby con l’amico Montella per il ritorno al Franchi
Dai cori contro di lui agli ottimi risultati con la Sampdoria. Sinisa è migliorato e cerca la rivincita sul suo passato.
Adesso Mihajlovic è migliorato, soprattutto dal punto di vista tattico. Basti pensare alla partita di andata contro i viola, quando utilizzò per la prima e unica volta finora con la difesa a tre. Anche se non lo ammetterà mai, per lui la partita con la Fiorentina non sarà mai come le altre, e pazienza se dall'altra parte c'è un vecchio amico come Montella. Tra i due, che si conoscono dai tempi della Sampdoria, c'è stima dentro e fuori dal campo. "Mi sono portato i guantoni, sono pronto" disse il giorno della sua presentazione a Firenze: domani quei guantoni saranno sicuramente in borsa per affrontare il suo passato.
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