Ultimo giorno di ritiro, poi due giorni e mezzo di vacanza. La Fiorentina tornerà in Val di Fassa il 31 sera e il primo di agosto riprenderà la preparazione in vista dell’esordio in coppa Italia, il 18 agosto. Un piccolo stacco per recuperare le energie dopo queste due settimane di lavoro, che di fatto sono state il primo vero contatto tra Montella e la sua squadra. O con qualcosa che le assomiglia. E visto che la prima parte di ritiro è finita, noi ne approfittiamo per fare un bilancio di quello che è successo. Impressioni, novità, giocatori, nuove e vecchie certezze.
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Metà preparazione: promossi e bocciati
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IL METODO MONTELLA L’aspetto più curioso è stato sicuramente scoprire i metodi di allenamento del nuovo tecnico. Come abbiamo già detto si tratta di una rivoluzione. Qualcuno è perplesso, altri sono curiosi di vedere cosa succederà in campionato. I giocatori, almeno a parole, sono tutti molto soddisfatti. Montella lavora prevalentemente con il pallone e ripete in allenamento le situazioni di gioco della partita. Ma queste due settimane sono servite anche per conoscere un po’ meglio il tecnico. Deciso e inflessibile, pignolo e attento alle regole, non accetta comportamenti fuori dagli schemi. Pretende sempre il rispetto degli orari – a cominciare dalla colazione del mattino – e il massimo impegno in campo.
JOVETIC SENZA SORRISO Senza dubbio la faccia scura di Jovetic è uno dei tratti distintivi di questi giorni. Jo-Jo si allena senza entusiasmo e non fa niente per nasconderlo. Neppure quando esce la sera, per le strade di Moena, riesce a fare qualche sorriso. E se gli chiedi come va, si limita a qualche “bene” neppure troppo convinto. In campo, però, è il solito Jovetic, quello che fa la differenza. E i tifosi lo applaudono ogni volta che tocca il pallone. Della Valle però aspetta una risposta. E la vuole in fretta. La storia non è ancora chiusa.
NASTASIC, LJAJIC E… Adem ha iniziato questo ritiro con il passo giusto. In campo si impegna, ascolta tutto quello che gli dice l’allenatore, sulle punizioni è infallibile. Il migliore della Fiorentina, almeno per ora. E, pensate un po’, nel gruppetto dei più agitati alla famosa cena delle pernici lui non c’era. Ha qualità e talento, se Montella riesce a dargli un senso potrebbe anche rimanere, sebbene alla Fiorentina non ci sia molto spazio. Forse meglio un anno in prestito a giocare. Ma la vera rivelazione è senza dubbio Nastasic, un giocatore straordinario. Testa alta, idee chiare, grande personalità nonostante i suoi diciannove anni. La difesa è in buone mani. Tra le buone notizie (o meglio, buone impressioni) ci mettiamo anche Roncaglia. Magari tecnicamente non è il massimo, però la sua grinta può fare comodo.
VARGAS, UNO DI TROPPO Potrebbe anche non tornare a Moena ad agosto, la Fiorentina sta facendo di tutto per venderlo, ma non è facile. Nemmeno gratis. In ogni caso la sua avventura qui è finita, ormai è uno di troppo. In questi primi giorni ha avuto già due discussioni con il suo allenatore, e durante le partitelle litiga spesso con i compagni. Quando gioca sembra indemoniato. Entra duro, urla, sbatte le braccia. Insomma, con questo gruppo Vargas non c’entra niente.
UNA SQUADRA IMMAGINARIA L’unico punto debole di questa prima parte della preparazione è che la Fiorentina non è ancora la squadra che ha in testa Montella. In questi ultimi giorni qualcosa si è mosso, sono arrivati Cuadrado, Viviano e Della Rocca, ma il progetto è solo all’inizio. Diciamo che mancano ancora un paio di difensori, due centrocampisti e almeno un centravanti. Della Valle ha promesso che entro una decina di giorni il novanta per cento del gruppo sarà a posto, però questo vuol dire che anche nella terza settimana di ritiro Montella dovrà allenare una squadra virtuale.
IL RAMADAN DEL GOLEADOR Otto gol in due partite, buon palleggio, rapidità, El Hamdaoui ha messo in evidenza sull’erba di Moena il suo repertorio. E la prima impressione non è niente male. Certo gli manca la condizione, ma quella la troverà piano piano. Però Mounir può fare la sua figura nell’attacco della Fiorentina. Ieri non ha giocato contro il Verona, perché si era allenato la mattina. Questo è periodo di Ramadan e El Hamdaoui si può allenare una sola volta al giorno. Dal 20 di agosto torna full time. In attesa che arrivi anche un centravanti.
Giuseppe Calabrese - la Repubblica
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