Su La Nazione si torna a parlare di Stadio dopo il pessimismo espresso ieri da Rocco Commisso. Anche se l'opzione Mercafir resta la prima scelta, resta in piedi come seconda ipotsi Campi Bisenzio, mentre è ormai quasi del tutto tramontata l'idea di mettere le mani sul Franchi, a meno che non cambino le condizioni della Soprintendenza. Il presidente viola è amareggiato dal ritardo di 6/8 mesi rispetto ai tempi concordati, visto che prima dell'asta dell'8 aprile non si apriranno le buste con le offerte: i 48 mesi partiranno infatti da quel momento. Oltre al costo di 22 milioni stabilito nella perizia, gli altri problemi sono relativi al rischio di un ulteriore slittamento dei tempi durante i lavori e i vincoli aeroportuali, che potrebbero arrivare nel momento in cui si darà il via libera al masterplan che prevede l'ampliamento dell’aeroporto Vespucci.
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Mercafir, quanti dubbi. Dai possibili slittamenti ai vincoli aeroportuali: lo scenario
Oltre ai 22 milioni ritenuti troppi, Commisso deve far fronte ad altri potenziali pericoli
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