15 paesi rappresentati, 11 lingue, ore e ore di ripetizioni d'italiano organizzate al centro sportivo. Sembra l'Expo del calcio, invece è la Fiorentina, la squadra in cui parlare italiano è diventato ormai un lusso. Il mercato appena finito - scrive il Corriere Fiorentino -, infatti, ha portato in viola 5 sudamericani e 6 calciatori arrivati da mezza Europa. Di azzurri, invece, neppure a parlarne, in barba a quel regolamento federale che obbliga i club a presentare liste chiuse da 25 giocatori di 4 cresciuti in Italia, più 4 formati dal club. Proprio questi vincoli hanno ottenuto l'effetto contrario. La richiesta per i talenti nostrani, infatti, è salita a dismisura e vista la scarsità di offerta del mercato, l'effetto boomerang è stato l'impennamento dei costi. E così niente Zappacosta, Faragò, Goldaniga, Giaccherini. Tutta Gente che Corvino aveva provato a prendere, salvo poi spaventarsi di fronte a cifre da sballo.
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Melting pot in maglia viola
Sono 15 (compreso il Portogallo di Sousa) i Paesi rappresentati nella rosa della Fiorentina. Appena 4 gli italiani
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