Più fondi neri che scommesse: l'attenzione dei magistrati elvetici ieri arrivati a Cremona per interrogare il laziale Stefano Mauri sembra spostarsi dal riciclaggio di denaro per partite truccate al pagamento «sottobanco» di alcuni giocatori su conti svizzeri. L'incontro tra Mauri, il gip Salvini e la procuratrice elvetica Catenazzi non c'è stato («Stefano si è fermato a Londra per una seduta di fisioterapia» hanno detto i suoi avvocati). Gli inquirenti hanno chiarito che il calciatore è indagato anche oltreconfine per riciclaggio, i difensori hanno annunciato la disponibilità di Mauri a farsi interrogare direttamente in Svizzera. La pm elvetica sta inoltre per acquisire gli atti dell'inchiesta del pm milanese Nocerino che indaga sui bonifici su un conto elvetico dell'altro giocatore della Lazio Zauri. «Un'assonanza che ha molto insospettito la giustizia svizzera», confida uno degli inquirenti. A Mauri è contestato un deposito di 350 mila euro intestato ai genitori ma riconducibile al giocatore.
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Mauri e Zauri, assonanza sospetta
Più fondi neri che scommesse: l’attenzione dei magistrati elvetici ieri arrivati a Cremona per interrogare il laziale Stefano Mauri sembra spostarsi dal riciclaggio di denaro per partite truccate al pagamento …
Corriere della Sera
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