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Matri-Gila, sfida Mondiale

La sfida nella sfida di Fiorentina-Genoa (COMMENTA)

Redazione VN

Forse per i bomber è davvero una questione di testa. E non perché i centravanti devono essere anche bravi nel gioco aereo. Piuttosto è una questione di fiducia in se stessi, che ti viene anche dall'ambiente in cui giochi.Gila e Matri, che domenica si sfideranno al Franchi, sono due esempi calzanti. «Al Gila gli si era spenta la luce», disse Delio Rossi dopo la sua cessione (proprio al Genoa) del gennaio 2012. Fino a quel momento, il violinista viola aveva segnato appena 2 gol nell'intero girone d'andata, mentre Prandelli lo aveva di fatto escluso dall'azzurro.

Un problema chiarissimo di motivazioni, complice anche il periodo nero della Fiorentina. Da lì in poi però Gila-gol è tornato a sorridere, prima a Bologna, piazza che negli anni ha rivitalizzato campioni come Baggio, Signori e Di Vaio e poi anche nel Genoa-bis, con gli attuali 8 gol che valgono una classifica più che tranquilla per il Grifone. Merito anche del «motivatore» Alberto Ferrarini, ormai noto nell'ambiente pallonaro per aver rivitalizzato calciatori come Bonucci, Buffon, ma anche Toldo, che dopo aver parato gli storici tre rigori all'Olanda a Euro2000 gridò «Alberto, Alberto», in onore proprio di Ferrarini. (...)

Di motivatori Matri («Sto bene», ha rassicurato ieri dopo il problema al polpaccio di Catania) non ha avuto bisogno, anche perché lui, in viola, si è subito trovato a meraviglia. La casa che gli ha «concesso» Luca Toni farà il resto: l'ex bomber viola infatti ha messo a disposizione del nuovo acquisto la sua abitazione a un passo dal Ponte Vecchio, che aiuterà il neo centravanti viola e la fidanzata Federica a godersi le meraviglie fiorentine. Se il «Matri-monio» dovesse continuare con gli stessi risultati di Catania si potrebbe rinnovare il duello a distanza proprio col Gilardino per un posto tra i 23 di Prandelli. In azzurro, i due bomber hanno condiviso qualche convocazione e soprattutto quella trasferta a Kiev (era il marzo 2011), nella quale Matri segnò l'unico suo gol in carriera con l'Italia, nel giorno in cui Gila indossò per la prima volta la fascia da capitano.

Il destino finora li ha quasi sempre messi contro, nonostante che il mercato, più volte, li abbia abbinati in trattative più o meno fantasiose: nell'anno di Matri alla Juve, Gila (allora viola) finì per sfiorare proprio i bianconeri, disposti a girare lo stesso Matri e Amauri a Firenze pur di godersi il violinista. Quest'estate poi, Roma e Lazio hanno trattato entrambi, senza per altro riuscire nell'impresa di prenderli. Gila ora piace a Bologna e Sassuolo, ma a quanto pare resterà dov'è. Perché le motivazioni e l'amore della piazza sono più importanti di qualunque altra cosa. (...)

Corriere Fiorentino