La sua rivincita, Mati Fernandez, se l'è presa già - scrive Stadio -. In campionato, là dove Paulo Sousa prima di domenica l'aveva usato col contagocce. E' vero, è sempre stato in campo - ogni volta dal primo minuto - in Europa League, realizzando pure l'assist per l'1-2 firmato da Rossi proprio contro il Lech Poznan al Franchi, ma era in Serie A che il cileno puntava a graffiare.
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Mati Fernandez, la grande rivincita del metronomo
Per mettere l'autografo sotto l'accordo fino al 2018 c'è ancora tempo, anche se la Fiorentina...
Il rinnovo di contratto, in scadenza il prossimo giugno, è pronto da tantissimo tempo, annunciato tra le righe addirittura da Daniele Pradè qualche tempo fa direttamente da Milano, a margine di una manifestazione a favore di Save the Children, ma di fatto la fumata bianca non è ancora arrivata.
Per Mati, più che la firma, contava riprendersi lo scenario. Per mettere l'autografo sotto l'accordo fino al 2018 c'è ancora tempo, anche se la Fiorentina non potrà correre il pericolo di avvicinarsi alla data del possibile svincolo a parametro zero, vista l'imminente scadenza dell'attuale accordo.
Domenica è stato lui a "spaccare" la gara col Frosinone. Otto le occasioni create dal cileno, cinque i tiri tentati. Ma non è tutto: 110 i tocchi totali, mentre i passaggi da lui filtrati sono stati 89, con una clamorosa percentuale di riuscita totale: il 100%. Complice la Coppa America vinta con la nazionale cilena in estate, ha svolto la preparazione in corsa, costretto ad integrarsi alla filosofia di gioco del nuovo allenatore in pochissime settimane, adesso Mati vuole solo riprendersi il suo spazio.
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