RICOSTRUIRE una squadra con pochi soldi non era facile, così Pradè e Macia si sono dovuti arrangiare. Prendendosi anche qualche rischio. Inevitabile. La Fiorentina aveva bisogno di qualità low cost e i due uomini mercato si sono guardati intorno e sono andati a prendere qualche talento a prezzo scontato. Soprattutto in mezzo al campo. E oggi sono in molti a ritenere che Montella abbia uno dei più forti centrocampo della serie A. Se tutto va bene, ovvio. Perché su qualche giocatore pesano gli infortuni accumulati in carriera. Lo stesso Aquilani, che fortunatamente sta bene, in passato qualche problemuccio lo ha avuto. Oppure Viviano, rientrato a gennaio dopo sei mesi di assenza per un intervento al ginocchio. E che ci sia un po’ di apprensione lo dimostra l’infortunio di Istanbul. Quando il portiere si è accasciato tutti hanno pensato al ginocchio, invece era un problema alla coscia.
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Mati e gli altri, la qualità low cost
Ecco rischi e vantaggi nella ricostruzione de La Repubblica
A preoccupare più degli altri, però, sono Mati Fernandez e Rodriguez. Il cileno nel 2006 è stato pagato quasi nove milioni dal Villarreal e aveva una clausola rescissoria da 50 milioni. Carriera un po’ tormentata, ma grande qualità. La Fiorentina lo ha preso per tre milioni e mezzo. E un milione e mezzo lo ha speso per Gonzalo Rodriguez (qualche anno fa costava quattro volte di più), reduce da tre infortuni al ginocchio. Giocatori a rischio, certo, ma solo così Montella poteva sperare di avere una squadra di qualità.
D’altra parte anche Jovetic è rimasto fermo a lungo per un gravissimo infortunio al ginocchio e l’anno scorso ha accusato qualche problema fisico, però Juve e Chelsea erano pronte a spendere 25 milioni per il suo cartellino. Evidentemente la strada è quella, specialmente in un momento come questo dove i club non hanno tanti soldi da spendere. Pradè e Macia, comunque, hanno pensato a tutto e hanno dato a Montella una squadra con alcune alternative interessanti (Della Rocca, per esempio) e capace di cambiare modulo in base ai giocatori a disposizione. Una squadra intercambiabile, insomma, in grado di far fronte anche agli eventuali infortuni che ci potrebbero essere durante la stagione. Ma proprio per evitare brutte sorprese il tecnico e il suo staff dovranno lavorare con particolare attenzione sulla prevenzione. Funziona così quando cerchi la qualità low cost.
Giuseppe Calabrese - La Repubblica
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