stampa

Mario Gomez: “Marin micidiale, io e Rossi subito al top”

Il tedesco alla Gazzetta: “Fiorentina da sballo. Con Pepito c’è feeling, è un fenomeno, porta qualità e allegria”

Redazione VN

Per lui è un tuffo nel passato. «Nello Stoccarda ho giocato con il brasiliano Cacau, uno che aveva i colpi e i movimenti di Pepito. E tutto funzionò a meraviglia». Ricordi che illuminano il volto di Mario Gomez. Con loro due davanti lo Stoccarda vinse la Bundesliga e SuperMario fu premiato come stella del campionato. Il riferimento a Cacau non è casuale. Anche con Rossi è stato amore a prima vista e pure la Fiorentina pensa in grande. Poco sotto la «parola» scudetto. «Ha ragione il patron Della Valle - osserva il tedesco - a dire che solo Juve, Roma e Napoli almeno in partenza hanno qualcosa in più. La Fiorentina ha il dovere di pensare alla zona Champions».

Con Rossi siete imbattibili a ping-pong e state imparando a conoscervi anche in campo.

«Avete visto come ci cerchiamo? C’è feeling. Rossi è un fenomeno. Porta qualità e allegria. Io, invece, sto ancora cercando la forma top. Dopo sette mesi di problemi non è stato semplice ripartire. In questo momento penso più a trovare le gambe giuste che ai gol».

Per i tifosi viola un Gomez sano è il miglior acquisto di questo mercato.

«Non ho dimenticato l’abbraccio dei 25 mila al Franchi. Una sensazione incredibile. Mi sembrava di camminare dentro un sogno. Ora sono pronto a regalare ai tifosi qualcosa di importante. Ho il vantaggio di conoscere la Fiorentina, la Serie A, i fiorentini. Parto con tante certezze e tanta felicità».

L’ultimo investimento della famiglia Della Valle è il suo connazionale Marin.

«Negli ultimi tre anni l’ho visto poco, ha giocato in Inghilterra e in Spagna. Ma ricordo bene il Marin che ho conosciuto in nazionale. È veloce con la palla ed è micidiale nell’uno-contro-uno. La Fiorentina ha operato una buona scelta».

Resta in bilico il futuro di Cuadrado.

«Ma non è vero che Juan sia nervoso o triste. I giornali quando un giocatore ha offerte importanti creano grandi attenzioni intorno a lui. Cuadrado è un uomo semplice. Lui vuole giocare sempre, avere sempre il pallone tra i piedi. Quando è sceso in campo contro il Betis Siviglia si è divertito. Era come se per lui fosse tutto normale. Mi auguro che resti, è uno che fa la differenza».

E il suo ritorno in nazionale?

«Quando stavo bene ero titolare anche con Klose. Sto lavorando per tornare ai miei livelli».

Alcuni tecnici sostengono che lei non sia ancora inserito perfettamente nei meccanismi di gioco della Fiorentina.

«Non è vero. Partita dopo partita tutto funziona meglio. L’importante sarà essere al cento per cento a fine agosto quando debutteremo in campionato contro la Roma».

La Gazzetta dello Sport