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Mario Gomez, il calvario delle visite
Da Roma a Torino fino a Monaco, i retroscena sanitari (COMMENTA)
Vi proponiamo l'articolo de La Nazione a firma Ilaria Ulivelli che ripercorre il lungo calvario di Mario Gomez negli ultimi 4 mesi, svelando alcuni retroscena a proposito delle tante visite e dei pareri a cui si è sottoposto il centravanti della Fiorentina dal giorno dell'infortunio datato 15 settembre.
Ieri l’ultimo controllo al ginocchio. Non al Cto, ma da Fanfani. Dopo giorni di lavoro differenziato con Luke Bongiorno, il fisioterapista di Rossi. Una parola su tutte. Clinicamente Mario Gomez è guarito. E ieri sera il bomber l’ha detto in pubblico, a una festa della Fondazione Bacciotti: «La visita è andata bene, spero di tornare presto. Conta solo giocare» (GUARDA VIDEO). Per il suo infortunio sono stati chiamati in causa decine di specialisti, in Italia e all’estero, ma sui vari referti stilati da super esperti sono scoppiate polemiche. Perché? Il giallo ha molti retroscena sanitari: il problema della zampa d’oca era stato evidenziato nel primo responso del 16 settembre. Di fatto, un infortunio considerato di modesta entità che dopo quattro mesi non ha ancora permesso il ritorno in campo del campione.
Il primo controllo al Cto di Careggi. Il giocatore viene sottoposto a un’ecografia eseguita da Giovanni D’Elia e a una risonanza magnetica sotto la guida di Giuliana Roselli. Il referto non viene firmato dai due professionisti della Radiodiagnostica 1, ma dal primario che dirige la struttura operativa, Paolo Innocenti. Si evidenzia una lesione distrattiva di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio. Una lesione vicina non al femore ma alla tibia, un problema che comporta qualche difficoltà in più nella guarigione perché nella zona passa l’ormai famosa zampa d’oca, il tratto inserzionale di tre muscoli. Qualcosa che avrebbe dovuto permettere il rientro al massimo in due mesi.
Ottenuto il referto del Cto, non ci si ferma. Il professionista che viene subito dopo chiamato in causa è Silvana Giannini, a Roma. Professoressa, è la responsabile del servizio di radiodiagnostica della casa di cura Villa Stuart, dove si occupa con prevalente attenzione di patologia osteoarticolare e traumatologia sportiva. Sarebbe qui che viene messo in discussione il parere di Innocenti del Cto, radiologo maggiormente esperto di addome e utero, ma che ha presentato numerosi lavori sul ginocchio. E anche motivo per cui il pellegrinaggio non si ferma.
Mario Gomez viene portato a Torino. Da Carlo Faletti, per l’expertise, il giudizio dell’esperto. Lui, presidente di Sirm (la società italiana di radiologia medica) e primario di radiologia al Cto di Torino, è un consultente esterno della Juventus. Ha rimandato in campo a tempo di record Marchisio e Pirlo, che avevano una patologia simile a Gomez. «L’ho visto poco dopo l’infortunio — dice Faletti —. Lo stiramento di secondo grado del collaterale mediale anziché essere prossimale, cioè sul femore, era sulla tibia. In quel momento non c’era alcuna lesione dei tre tendini della zampa d’oca. Quindi ho confermato il referto del Cto di Firenze. Poi non so cosa sia accaduto».
Già, perché il viaggio tra i professionisti del ginocchio non si ferma. Il bomber pretende di andare a Monaco da Muller Wolfhart: siamo al 26 novembre. Anche lui conferma la guarigione della lesione distrattiva del legamento collaterale mediale del ginocchio. Ed evidenzia l’infiammazione della zona della zampa d’oca. Ma non sarà l’ultima visita. Saranno fatti altri esami. Ma Mario Gomez è guarito.
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