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Mario Gomez: “Felice di aver scelto Firenze”

Il tedesco si confessa a SportWeek: “Montella è moderno e divertente” (COMM.)

Redazione VN

Sul settimanale de La Gazzetta dello Sport, SportWeek, troviamo un'intervista esclusiva al centravanti della Fiorentina Mario Gomez. Ecco i concetti principali:

LEZIONI DI ITALIANO – “Non ho un orario preciso per le mie lezioni di italiano. Appena ho tempo chiamo il professore e mi esercito per un'ora o due. Direi che sta andando proprio bene, capisco molte cose. Posso anche parlarlo, ma non troppo veloce. Come va col dialetto fiorentino? Insomma... E' divertente, il fisioterapista che mi ha seguito nella riabilitazione ha cercato di insegnarmelo. Ho provato a imitarlo. Mi affascina”.

TEST – Vengono proposte a Gomez alcune domande sull'essere fiorentini.

A parte la squadra di calcio, che cos'altro è una fiorentina? “La bistecca!”.

E la ribollita? “Ribollita... Non lo so”.

Se qualcuno le dice di “non fare il bischero”? “Non lo so. Che devo rispondere se mi dicono bischero?”.

Più o meno la stessa cosa che se le dicono “grullo”. “Questa l'ho sentita. Però non ne conosco il significato”.

ITALIA VS GERMANIA – Chi è più elegante tra tifosi italiani e tedeschi? Mario Gomez risponde così: “Sono diversi. In Germania il sostegno alla squadra è sempre molto forte, in Italia sempre più emozionale, molto concentrato sulla partita. Al momento ho poca esperienza, essendomi infortunato quasi subito, ma fin dall'inizio ho sentito un calore incredibile. Bello”.

MONTELLA – Montella si può definire un “vero tedesco”? “Più che tedesco, direi che ha un modo di intendere il pallone molto internazionale. Il suo è un calcio d'attacco, alla ricerca del gol. Moderno e divertente”.

ITALIANI IN GERMANIA (TRAPATTONI E TONI)  “Si sono fatti amare. Ancora si parla del Trap con grande rispetto, ha lasciato un ottimo ricordo, per l'uomo che è e per il modo di allenare. E gli sono grato, perché è stato il mio primo allenatore allo Stoccarda e mi ha fatto giocare da titolare. Lo stesso vale per Luca. A Monaco, ma credo in tutta la Germania, lo hanno apprezzato per essersi subito dimostrato disponibile, un bravo giocatore, sempre sorridente. Una bella persona. È andata così per tutti gli italiani che hanno giocato da noi. In fondo vi vogliamo bene”.

LA SCELTA DI FIRENZE – “Qui ho la possibilità di giocare di più. Inoltre Firenze è una città bellissima. Sono molto felice della scelta. La mia scelta influenza dalla fidanzata? Non è assolutamente vero. Prima di tutto è stata una mia decisione sportiva. E ci piaceva Firenze”.

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