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Mancata l’anima. Proprio nella madre di tutte le partite

Avremmo voluto dare ragione a Conte, pensate un po’. Alla vigilia il tecnico della Juve aveva detto: «Evitiamo provincialismi, questa partita la sentono in modo particolare solo a Firenze». Da …

Redazione VN

Avremmo voluto dare ragione a Conte, pensate un po’. Alla vigilia il tecnico della Juve aveva detto: «Evitiamo provincialismi, questa partita la sentono in modo particolare solo a Firenze». Da ieri sera, purtroppo, non è più vero nemmeno questo, perchè la Fiorentina manca di anima e coraggio proprio nella madre di tutte le partite. 

Il fallimento tecnico dello «Juventus Stadium» sta nella diversa cifra delle due squadre, e fin qui nessuna sorpresa. Quello che amareggia è invece il modo compassato con cui la Fiorentina si rassegna alla sconfitta. Pochi minuti inziali di una certa vivacità non sono bastati a dare coraggio alla squadra: Vucinic ha bucato Viviano con la complicità di Roncaglia prima e di Gonzalo poi. Il secondo gol bianconero pare un’azione da rugby, con scarsa opposizione della difesa. Quello che sconcerta è la soporifera eleganza con cui la Fiorentina gestisce la sconfitta, quasi mai accennando a una reazione d’orgoglio.

Detto che tra Juventus e Fiorentina ci sono molti punti di differenza in classifica (del tutto giustificati), lascia perplessi l’atteggiamento psicologico della squadra.

Montella fa bene a ribadire che la crescita del suo gruppo passa anche da seratacce come quella di ieri, ha ragione dal punto di vista logico. Quello che è mancato è ben altro: spirito di appartenenza e passione per la maglia. Juve troppo forte sì, ma contro una piccolissima Fiorentina. Che non è mai riuscita a mostrare lo spessore di gioco messo in piedi in questi mesi, ma soprattutto ha lasciato giocare l’avversario come meglio gradiva.

Di questa improvvisa timidezza Montella dovrà occuparsi da oggi in poi. La sconfitta ci poteva stare e nessuno lo può contestare, la mancanza di aggressività invece è un bel problema perchè il coraggio non si compra al mercato.

Speriamo che Sissoko dia un apporto decisivo in questo senso, ma la pallida Fiorentina di ieri ci ha proprio deluso, ricordandoci che il processo di maturazione è molto lungo. No, la madre di tutte le partite non si onora così.

La Nazione