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Magherini, c’è il video dell’arresto dal pm

«AIUTO, aiuto, sto morendo». Si sentono le urla di Riccardo Magherini nel video girato nella notte di domenica 2 marzo da un residente di Borgo San Frediano svegliato dal frastuono …

Redazione VN

«AIUTO, aiuto, sto morendo». Si sentono le urla di Riccardo Magherini nel video girato nella notte di domenica 2 marzo da un residente di Borgo San Frediano svegliato dal frastuono in strada. Non si vede niente ma si sentono altre voci che si sovrappongono alle invocazioni di Magherini. «Fate piano», grida qualcuno ai carabinieri, che con grande fatica stanno immobilizzando Riccardo in preda a una incontrollabile agitazione. E ancora: «Chiamate un’ambulanza».

Riccardo Magherini è morto durante l’arresto, sotto gli occhi di molte persone. I carabinieri ritengono che proprio la presenza di tanti testimoni servirà a dimostrare la correttezza dei quattromilitari intervenuti per bloccarlo. In procura si sottolinea che la autopsia non ha rilevato tracce di «eventi traumatici». Quindi le cause della morte vengono cercate in altre direzioni. Si conferma che i medici legali, alla presenza di quello di fiducia della famiglia, hanno eseguito una ispezione esterna da cui non sono emerse ecchimosi, e radiografie che non hanno rilevato fratture. Sono stati eseguiti prelievi dei tessuti, del sangue e delle urine, e alla fine la scienza potrà dire perché Riccardo Magherini è morto, e solo allora si potrà capire se c’è qualche responsabile, anche a titolo di concorso, di questo drammatico decesso. L’ipotesi della procura è che un ruolo determinante possa essere attribuito dalle sostanze che Riccardo aveva ingerito o inalato. Forse cocaina, abbinata con psicofarmaci o altro. I reati ipotizzati sono spaccio e morte come conseguenza di altro reato. Nessun rilievo a carico dei carabinieri.

Le testimonianze che l’avvocato dei Magherini, Luca Bisori, sta raccogliendo introducono però ulteriori elementi al quadro così delineato. I testi non si conoscevano fra loro ma dicono concordemente di aver assistito a delle percosse e di aver visto Magherini a terra, prono, con le braccia ammanettate sul dorso e con alcuni carabinieri che lo tenevano fermo standogli addosso. L’avvocato li sta verbalizzando. Ne sentirà ancora due, poi porterà tutto al pm Luigi Bocciolini. Video compreso. Intanto i familiari cercano di capire che cosa abbia scatenato la tremenda crisi di panico. Diverse persone hanno raccontato che pochi minuti prima della tragedia Riccardo era entrato in un locale in San Frediano apparendo terrorizzato ma ancora lucido. Ai presenti avrebbe raccontato che era stato rapinato del telefono e del portafoglio, mai più ritrovato. Il cellulare, riconsegnato pochi giorni fa ai familiari, ha registrato una ultima telefonata a un taxi.

FRANCA SELVATICI LUCA SERRANÒ - La Repubblica