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L’ultimo regalo di Renzi: il nuovo stadio

I dettagli della mini-cittadella viola che affascina tutta Firenze

Redazione VN

La colazione con Diego Della Valle, domenica mattina, è stato proficua.Renzi, alla vigilia della sua salita al Colle per ricevere dalle mani di Napolitano l’incarico di formare il nuovo governo, si è voluto assicurare che l’operazione nuovo stadio alla Mercafir, in gestazione da un paio d’anni, vada finalmente in porto. E la firma sulla proposta per il project financing che consentirà la costruzione del nuovo impianto sportivo hi-tech è ormai cosa fatta. Lo ha detto, non senza orgoglio, lo stesso Renzi ieri in consiglio comunale

«E’ uno dei dossier — ha spiegato nel suo discorso di ‘quasi’ saluto al consiglio — che questa amministrazione porterà a compimento entro la fine del mandato». Cioè entro i prossimi novantasei giorni.

«La Fiorentina avanzerà alcune proposte all’amministrazione — ha spiegato — e ciò che sta accadendo a livello nazionale avrà delle ripercussioni importanti per la città». Un attimo di sospensione e poi l’aggiunta: «Ma dobbiamo andare avanti, ed è normale che Firenze sia più grande di un sindaco».

Nei prossimi giorni, quindi, la consegna delle ‘carte’, quelle che i tecnici del Comune aspettano da mesi. «Vedremo le richieste» non si sbottona il dirigente Giacomo Parenti. Ma la sensazione è quella che un possano esserci delle novità importanti. Non è un mistero, infatti, che dal fronte della Fiorentina in questi mesi sono state più volte avanzate, anche se solo in via informale richieste per ampliare gli spazi della mini-cittadella viola: l’operazione commerciale e immobiliare che dovrebbe garantire l’equilibrio economico finanziario necessario per un investimento globale che non sarà inferiore ai duecento milioni di euro. Cifra di tutto riguardo visti i tempi di crisi.

Probabilmente non sarà la sola famiglia Della Valle a sostenere l’impegno, la cordata di imprese che parteciperanno è più ampia e prevede anche la presenza di imprenditori stranieri. 

Un’ultima carta da giocare per ampliare l’area da concedere all’operazione stadio, in realtà, il Comune potrebbe averla. Lo spazio ora rimasto all’originario mercato all’ingrosso della Mercafir potrebbe, per esempio, essere spostato altrove, i terreni adatti e non troppo distanti non mancano. 

Le prossime ore saranno quelle decisive: il patron Diego ormai ha deciso. E gli ulteriori ‘dettagli’ già concordati col sindaco non dovrebbero essere un problema.

La Nazione