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L’ultima occasione di Facundo Roncaglia

L’argentino sorpassato da Tomovic e Diakitè ritrova una maglia da titolare

Redazione VN

Novanta minuti per il riscatto. Facundo Roncaglia non ha alternative. Vuole cancellare ogni dubbio, lui che non appena arrivato, la scorsa stagione, aveva conquistato tutti, grinta e cuore. Roncaglia, adesso, di stare ai margini non ha più voglia. Prima ha incassato il…sorpasso di Nenad Tomovic, poi pure quello del nuovo arrivato Diakité. In Danimarca, toccherà a lui. Con l’assenza di Gonzalo Rodriguez, per altro l’unico viola inserito nella top 11 formulata da uefa.com al termine della fase a gironi, Montella deve affidarsi all’argentino. Tra i convocati, in difesa, oltre ai quattro titolari (Roncaglia appunto, Tomovic, Compper e Pasqual) ci sono i soli Savic, appena rientrato dall’infortunio muscolare, e il giovane brasiliano cresciuto nel settore giovanile Empereur. Roncaglia non intende sprecare l’occasione.

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Fino ad oggi ha messo insieme sei presenze in Europa League, 9 gare in A e due in coppa Italia. L’ultima apparizione è stata per la gara col Cagliari: suo in fallo, ingenuo e inutile, su Sau. Non se l’è mai perdonato e ora vuole soltanto il riscatto, quello definitivo. Un anno fa, a questo punto del campionato aveva già segnato tre gol, a Parma, Roma e Napoli, contribuendo a portare a casa due punti fondamentali in chiave classifica (contro la Roma arrivò la sconfitta per 4-2): adesso punta a riconquistare la fiducia di tutti, in particolare dei suoi tifosi. Nonostante questa non sia la sua stagione migliore, nei mesi scorsi ha convinto Sabella, il ct argentino, a convocarlo nell’albiceleste e ora, anche lui, punta ai mondiali in Brasile. Sa, però, che deve dare una sterzata decisiva e non intende più aspettare. Ha novanta minuti per riprendersi il mondo, per colorarlo di viola.

La Nazione