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L’ora del riciclo: le zavorre di lusso della Serie A

Ranocchia e Montoya all’Inter, Lopez e De Jong al Milan, Valdifiori al Napoli e persino Pepito Prima di comprare, le big devono liberare spazio nelle rose a 25.

Redazione VN

Sotto Natale, si sa, il pensiero va sempre alle zavorre. Zavorre che ci portiamo dietro dai pranzi e cene con famiglia e amici, ma zavorre che si portano dietro anche le squadre di Serie A. Per loro non è questione di avere mangiato troppo, quanto piuttosto di giocatori in eccedenza: per dirla in altra maniera, giocatori che non si vede l’ora di sbolognare da qualche parte a gennaio.

Le rose da 25, d’altronde, hanno imposto delle scelte. Qualcuno ci è passato già in estate, basta chiedere ai vari Ashley Cole o Vidic, rimasti fuori rosa per motivi tecnici o di infortuni. Ma la lista da 25 è forse fin troppo lunga, tanto che qualcuno è restato comunque a guardare i compagni dal fondo della panchina, entrando solo in casi di estrema necessità e, talvolta, combinandone pure qualcuna. Il caso forse più eclatante è quello di Andrea Ranocchia, passato da capitano a panchinaro nel giro di tre mesi, giusto il tempo per Mancini di ritrovarsi tra le mani Miranda e Murillo. Lo score del difensore parla di 10 presenze, ma con 208’ complessivi: meno di 21’ a gara, con un massimo di 90’ (unica volta in stagione) nella sfida di fine ottobre contro il Bologna. E proprio il Bologna sembra nel destino dell’ormai ex capitano, anche se lui non pare particolarmente attirato dall’idea. E in casa Inter Ranocchia non è l’unico in una situazione simile, perché pure Nagatomo e Montoya potrebbero preparare le valigie, forse più per l’eccessivo intasamento delle fasce nerazzurre che per un vero e proprio fallimento.

Sull’altra sponda del Naviglio c’è chi ha invece pagato a caro prezzo un paio di errori a inizio stagione e l’esplosione di un giovane. Parliamo di Diego Lopez, arrivato nell’estate 2014 dal Real Madrid e ora «costretto» a guardare le ottime prestazione di Donnarumma dalla tribuna. Mihajlovic aveva già fatto capire di non avere grande considerazione dello spagnolo, gli errori di inizio anno hanno fatto il resto: potrebbe (dovrebbe) essere la prima cessione rossonera a gennaio, con il Liverpool spettatore interessato. E l’ex Real non è l’unico giocatore accantonato da Mihajlovic e in procinto di partire, visto che la lista si estende pure a De Jong (Leicester), Zapata, Honda e Suso (quest’ultimo già passato al Genoa). Tutti esuberi di un certo livello.

E le «zavorre» non mancano pure nelle altre big. La Roma si è già liberata della prima, cioè Iturbe, che sbarcherà presto al Bournemouth, e potrebbe proseguire poi con i vari Maicon, Keita e anche il fuori rosa Cole. A Napoli De Laurentiis ha già detto pubblicamente di essere «su un centrocampista che non gioca in Italia», e per questo ad essere sacrificato potrebbe essere Mirko Valdifiori, passato da pupillo di Sarri a riserva di Jorginho, Allan e David Lopez. Giuseppe Rossi è difficile da definire una zavorra, ma è sicuramente fuori dai progetti tattici di Paulo Sousa, impressione confermata pure dall’agente che ha dichiarato «andrà via al 99%». Zavorra magari per l’allenatore, tecnicamente però può fare ancora comodo: chissà che il portoghese non rimpianga il suo addio. Per gli altri, sembra difficile che qualcuno possa piangere per la loro partenza. D’altronde, se così non fosse non sarebbero... zavorre.

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