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L’ex viola Chiesa lancia Zarate: “Devastante a gara in corso”

"La partita con la Roma è stato solo un incidente di percorso, credo al terzo posto"

Redazione VN

L'ex viola Enrico Chiesa ha parlato così a La Nazione.

Zarate può influenzare il futuro della Fiorentina?

«Moltissimo, soprattutto se dovesse essere utilizzato come il sesto uomo nel basket».

D’accordo, ma qui si parla di calcio...

«E’ vero (ride, ndr), ma il concetto è molto simile. E’ determinante quando esce dalla panchina, come accaduto con Carpi e Inter, e cambia gli equilibri in campo. Quanto entra a gara in corso è più devastante di quando è il titolare».

Non le sembra riduttivo per un giocatore con le caratteristiche dell’argentino?

«Non voglio dire che non abbia le qualità per giocare titolare. Dico solo che quando le altre squadre sono più stanche lui non ha rivali nell’entrare subito nella partita, creando superiorità. Ha numeri e colpi importanti che lo rendono davvero unico e per la Fiorentina sarà determinante per inseguire la Champions».

E lei crede nel terzo posto?

«Perché non dovrei crederci? La Fiorentina ha risorse importanti e qualità per certi versi uniche».

La partita di Roma ha messo però in evidenza una squadra in difficoltà...

«Non scherziamo. La gara di Roma va catalogata come un incidente di percorso. Troppi episodi l’hanno condizionata e decisa. Prendi gol dopo poco, magari in fuorigioco, poi si fa male il tuo giocatore più importante come Borja Valero. Quindi prendi la seconda rete per una deviazione ed esce la pedina chiave del centrocampo. Insomma, un po’ troppo tutto insieme. Colpi che avrebbero steso un toro».

Insomma, non bisogna preoccuparsi?

«Bisogna dare l’esatta dimensione a quanto accaduto. Ci può stare anche di perdere, ma questo non vuol dire che il futuro sia nero».

Lei è del partito di quelli che ci credono?

«Bisogna sempre crederci. I pessimisti non mi sono mai piaciuti. Ci sono ancora trenta punti in palio e sono una enormità. Anzi, le dico una cosa».

Prego...

«I punti sono rimontabili. Semmai mi preoccupano di più i giocatori da recuperare. Ma la Fiorentina ha qualità che le permetteranno di ripartire subito».

E il calendario, in questo senso, può dare una mano importante. Tra tutte le squadre coinvolte, ha il cammino più facile...

«I calendari sono tutti difficili. Io diffido sempre delle piccole squadre, soprattutto lottano per non retrocedere. Meglio avere partitissime che scontri ‘facili’. Io ho giocato in squadre che lottavano per lo scudetto e per non retrocedere e le motivazioni di queste ultime possono essere superiori».

Su chi deve fare la corsa la Fiorentina?

«La Juve credo che faccia un percorso ormai definito, mentre per il secondo e il terzo posto tutte hanno chance. Cinque o sei punti sono un distacco ridicolo. Bisogna solo crederci e fare subito un bel filotto di vittorie».

Come giudica Sousa?

«Potrebbe vincere la prossima panchina d’oro. Sta facendo cose straordinarie».