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L’ex Behrami pronto a fare gli straordinari

Fosse per lui dormirebbe seduto su di una sedia (al massimo a dondolo) con tanto di cappello calato sugli occhi. Come western comanda, ma anche come il Jean Reno di …

Redazione VN

Fosse per lui dormirebbe seduto su di una sedia (al massimo a dondolo) con tanto di cappello calato sugli occhi. Come western comanda, ma anche come il Jean Reno di Leon, film di Luc Besson. Quello che non poteva permettersi di chiudere tutti e due gli occhi, per riuscire a saltare in piedi il più presto possibile. E’ fatto così Valon, diversamente non sarebbe nemmeno lui: «Dormire troppo mi rilassa. Non va bene». Ma non è solo opera dei 4 o 5 caffè che ama degustare durante la giornata. Col risultato che la palpebra (come dichiarato) a volte gli batte per suo conto, ma giammai cala sul campo. Perché Valon Behrami, il Warrior azzurro, lì, sul rettangolo verde o grigio che sia, non la fa buona nessuno. Con o senza caffè.

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Pronto allora per l’odierna puntata del Franchi, di fronte ai palleggiatori viola, all’insegna del revival. Pronto stasera a portare un bacione alla Viola (dopo quello piccolo del gennaio 2013, finì 1-1), ma accompagnato dallo straripante furore agonistico stampato in un dna di guastatore per eccellenza. La Firenze arrivata dopo le scarse delizie ma le parecchie croci del West Ham (dove il 1 marzo 2009 subì un serio infortunio al ginocchio), da cui tornò addirittura fortificato nel fisico e nello spirito. Tanto che i tifosi gigliati, dopo il campionato 2011/12, a rischio-retrocessione, chiesero di confermare solo lui e Jovetic. Non digerendo mai peraltro la partenza dello svizzero, dopo aver realizzato di aver lasciato andare un combattente unico.

Corriere dello Sport