"Gerson è un ibrido sul quale Pioli ha sempre puntato - scrive La Nazione - imponendolo anche nei momenti meno brillanti: con 23 presenze e 1596 minuti giocati (2 gol e 2 assist) l’ex Roma è stato uno dei giocatori più utilizzati. E questo nonostante l’età non esattamente da veterano (è un classe ’97) e le difficoltà incrociate durante l’evoluzione del ruolo; per gran parte del campionato, l’esterno di attacco Gerson si è trasformato in mezz’ala e spesso dalla sua parte ha avuto come Pjaca come sponda. Lo aveva apprezzato così tanto da insistere per il suo ingaggio, propondo poi al giocatore un’evoluzione del ruolo. Poi il cambio di posizione accettato, con indubbio coraggio e probabilmente molta autostima, dallo stesso giocatore. Contro il Napoli e a Ferrara, Gerson ha trovato una collocazione tattica compiuta: un ruolo a metà fra l’esterno d’attacco e il centrocampista aggiunto, con possibilità di cercare la profondità o lo scambio o l’ultimo passaggio laddove serve molta tecnica.
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L’evoluzione di Gerson: come Pioli lo ha “recuperato”
Il brasiliano ha ben figurato nell'ultima gara contro la SPAL
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