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L’Europeo si fa i conti in tasca e sorride

È andata bene per l’Uefa, 2 miliardi di ricavi e un guadagno di 830 milioni

Redazione VN

Manca ancora la partita n. 51, la più importante, ma l’Uefa ha già fatto un bilancio dell’Euro 2016: quanto ai soldi è andata bene, con quasi 2 miliardi di ricavi e un po’ più di un miliardo di spese. Resta in cassa un guadagno di 830 milioni: 600 verranno redistribuiti alle 55 federazioni nazionali, e i restanti 230 serviranno per le qualificazione dell’Euro 2020 (che per la prima volta si giocherà non in un Paese ma in 13 città di tutta Europa: Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bruxelles, Bilbao, Budapest, Glasgow, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Londra).

I ricavi dell’Euro 2016 sono aumentati di oltre un terzo rispetto alla passata edizione in Polonia e Ucraina, grazie alla nuova formula a 24 squadre che forse non ha favorito grandi partite nella prima fase del torneo, ma si è dimostrata redditizia e quindi verrà mantenuta.

Durante la conferenza stampa di ieri, il direttore delle competizioni Uefa Giorgio Marchetti ha difeso la formula a 24 squadre perché «ha permesso ai team meno blasonati di aggiungere qualcosa al torneo: tranne l’Albania, le piccole squadre si sono qualificate per la fase successiva». E il Portogallo finalista è riuscito ad andare avanti pur essendo arrivato solo terzo nel suo girone.

Quanto ai benefici economici per il Paese organizzatore, secondo le previsioni del Centro francese di economia e di diritto dello sport, alla Francia andranno 1,2 miliardi di euro. L’Uefa sostiene poi che sono stati creati 25 mila posti di lavoro a tempo indeterminato.

Anche sulla sicurezza, la preoccupazione più grande, il bilancio a una partita dal termine è globalmente positivo. Il segretario generale dell’Uefa, Theodoros Theodoridis, ha sottolineato che si sono verificati solo due o tre incidenti all’interno degli stadi all’inizio del torneo, e che dopo gli scontri tra ultrà inglesi e russi a Marsiglia la situazione è tornata sotto controllo.

Venerdì sera migliaia di francesi sono scesi in strada per festeggiare la vittoria contro la Germania, con qualche incidente sugli ChampsElysées dove la polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere teppisti. A Belfort, un 60enne è morto colpito al volto da un tavolo lanciato durante la rissa scoppiata a fine partita.

Domani sera, tra le solite, enormi misure di sicurezza allo Stade de France, l’ultimo atto di un torneo che per la Francia è già andato meglio del previsto.

Corriere della Sera