Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

stampa

L’Europa è ancora possibile? Perché sì e perché no

Da una parte l'imbattibilità, convinzione e morale. Dall'altra il gioco poco spettacolare, i ricambi, la classifica avulsa e l'ambiente

Redazione VN

L'Europa è ancora possibile? Se lo chiede il Corriere Fiorentino che analizzi i motivi del sì e quelli del no.

Perché sì - Convinzione e morale. (...). Tre successi consecutivi sono un bel guanto di sfida al campionato, lanciato proprio quanto tutto sembrava perduto. Dopo la debacle in Europa League, i viola non hanno più perso. Anche il dato della porta inviolata inizia a farsi interessante: l'ultimo gol (di Belotti) è datata 27 febbraio, da allora sono trascorsi 365 minuti complessivi di imbattibilità. Il ritmo è quello giusto e lo spirito pure. Tutti si danno un gran da fare come Borja Valero, Ilicic, Sanchez, Babacar. Anche chi sa di andarsene, come Gonzalo, sta facendo il possibile per prendersi la quinta qualificazione Uefa consecutiva.

Perché no - Tre vittorie non bastano, la distanza dal sesto posto è ancora notevole e a Sousa, per sperarci davvero, servirebbe mantenere un ritmo da scudetto. A complicare le cose c'è la classifica avulsa che vede la Fiorentina dietro a Milani, alla pari con l'Atalanta e in svantaggio con l'Inter. Il rischio è che non basti raggiungere le rivali, ma che occorra superarle. E poi ci sono altri tre bastoni tra le ruote. Il primo è l'ambiente con i tifosi contro la società, Sousa contro la stampa e il club che fatica a tollerare certe uscite dell'allenatore. E poi il gioco: le vittoria in fila sono arrivate dopo partite modeste. Infine ci sono i ricambi. Cristoforo e Milic hanno dimostrato di essere due spanne sotto a molti dei loro compagni e la stessa cosa vale per Olivera, De Maio, Tomovic e in parte pure per Tello, Salcedo e qualche altro.