«SOSPENDERE l’esecutività dei procedimenti, ritiro del procedimento di Valutazione d’impatto ambientale e nuove verifiche» sul progetto di ampliamento dell’aeroporto di Peretola. Questo il contenuto dell’esposto firmato ieri dai deputati di Alternativa Libera Samuele Segoni e Massimo Artini con la consigliera comunale Miriam Amato. Il documento – integrato da una relazione del generale Luciano Battisti, ex ispettore dell’Agenzia nazionale sicurezza volo – denuncia, in particolare, i rischi a cui sarebbero esposti i terzi sorvolati e trasportati. «Troppe questioni dell’affaire Peretola non tornano», dichiarano i deputati di Alternativa Libera puntando il dito sul «mancato rispetto delle normative Ue e internazionali sulla sicurezza» e sulla relativa «approvazione di un masteplan che fa riferimento a un regolamento Enac sottoposto a modifiche».
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L’esposto: “O nuova pista o Cittadella viola”
L’esposto dell’ex ispettore per la sicurezza del volo Generale Battisti e di Alternativa libera
SUI RISCHI connessi alla sicurezza, in particolare, la relazione di Battisti evidenzia la mancanza di una pista di rullaggio, l’esposizione ai venti di forte intensità, l’alto rischio d’impatto con volatili e la mancanza di uno studio approfondito sulla presenza di luci fuorvianti, elementi che – secondo l’ex generale – «rendono l’orientamento della pista il più sbagliato possibile». Quanto al rischio d’impatto con le strutture esistenti, evidenzia la consigliera Amato, «sarebbe necessario spostare parte del Polo scientifico, del Cnr, della Scuola Marescialli e del casello della A/11, per non parlare dell’ipotesi Cittadella viola». L’esposto stima i costi del nuovo aeroporto – viste le integrazioni richieste dalla Commissione tecnica di Via a luglio – a circa il doppio dei 365 milioni previsti dal masteplan, sottolinea come i 50 milioni stanziati dal decreto Sblocca Italia non possano essere usati se non per opere accessorie. (La Nazione)
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