A seguire vi proponiamo l'editoriale di oggi del direttore de Il Corriere FiorentinoPaolo Ermini:
stampa
L’editoriale di Ermini: “I Della Valle e la curva, lo strappo che può far male”
Era inevitabile questo passo all’indietro, come se la svolta legata alla fine di Davide Astori fosse stata solo frutto dell’ipocrisia?
A Torino sono i giorni di Cristiano Ronaldo, accolto come un Capo di Stato (ma che ci incastrano con lo stile le sei Jeep più un van?). È l’evento dell’estate calcistica, e non solo. A Firenze invece siamo ripiombati nella stagione delle contestazioni di una parte della tifoseria, degli striscioni contro i Della Valle, delle frustrazioni per la gloria che manca da lungo tempo. Il confronto è più avvilente di una brutta sconfitta sul campo. Ma era inevitabile questo passo all’indietro, come se la svolta legata alla fine di Davide Astori fosse stata solo frutto dell’ipocrisia? Siamo seri. La morte improvvisa del capitano viola scosse la squadra, la società, la città intera. E trasformò un anno deludente in una rincorsa spettacolare per rimettere piede in Europa. Una rincorsa fallita per un soffio, ma capace di ridare slancio ai giocatori, all’ambiente, alla passione dei fiorentini. A non pochi sembrò un miracolo, per tutti fu una presa comune di coscienza di quello che era l’interesse generale. Fu così che i Della Valle e la tifoseria si ritrovarono dalla stessa parte, fianco a fianco, senza eccezioni. Una bella prova di maturità e unità di intenti.
Era già chiaro fin da allora il patto non dichiarato, ma tutt’altro che segreto: la parte più arrabbiata della curva riponeva nel cassetto i proclami di guerra alla proprietà, e la proprietà metteva a tacere le voci sulla voglia di vendere e si impegnava a rendere la squadra più forte per tornare nel giro delle grandi. Il dazebao contro i Della Valle comparso tre giorni fa sul Ponte alle Grazie (firmato «Curva Fiesole») vorrebbe porre fine alla tregua. E non mancano quelli che soffiano sul fuoco, gli amanti delle polemiche che erano stati costretti a un’imbarazzante retromarcia di fronte all’effetto Astori. Un motivo in più per non rassegnarsi all’inevitabilità di un nuovo strappo. La parte più ragionevole della tifoseria trovi il modo di distinguersi dai professionisti del disfattismo; la società faccia di tutto per dare a Firenze —nel rispetto di un bilancio sano — una squadra più competitiva; Fiorentina e Comune giochino insieme, e con determinazione, la partita del nuovo stadio, evitando duelli inutili . Non è una parola emozionante, ma è l’ora della responsabilità. Le somme si tireranno alla fine. Con la speranza di riuscire a tutelare, prima di tutto, l’orgoglio e l’intelligenza di una città più vogliosa che mai di fare la sua parte. Anche contro la super star Cristiano Ronaldo. Un campione straordinario, ma pur sempre bianconero
http://www.violanews.com/news-viola/e-i-della-valle-vengono-contestati-pure-su-uno-scontrino-foto/
http://www.violanews.com/news-viola/della-valle-e-i-tifosi-della-fiorentina-cronaca-di-un-amore-mai-nato-veramente/
© RIPRODUZIONE RISERVATA