Ancora una volta le chiameranno scommesse, magari aggiungendoci un po' di scetticismo almeno fino alla prima giocata quando scrosceranno gli applausi, più o meno onesti. È già avvenuto in passato, con Borja Valero e Gonzalo Rodriguez tanto per fare due esempi, avverrà probabilmente anche con Anderson e Matri. Fuori da Firenze però dove sotto sotto si cova anche un po' di invidia per una Fiorentina che non molla il sogno Campions e, anzi, rilancia nel momento della sfortuna e della difficoltà.
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Le scommesse dell’officina viola
Ancora una volta le chiameranno scommesse, magari aggiungendoci un po’ di scetticismo almeno fino alla prima giocata quando scrosceranno gli applausi, più o meno onesti. È già avvenuto in passato, …
(...) Questione di «metodo Fiorentina» insomma, quello che oggi, tanto per fare un esempio, fa mangiare le mani ai tifosi rossoneri (e anche a qualche dirigente di via Turati) fin troppo superficiali questa estate nel dare il benservito a uno come Ambrosini che a Firenze ha trovato una seconda giovinezza e l'occasione di sentirsi ancora importante tanto da finire col nascondere anche a se stesso la propria età. Ambro come Pizarro, oppure i già gitati Borja e Gonzalo, il torero Joaquin, il giramondo (suo malgrado) Aquilani, ma anche il Loco Vargas che in tanti (se non tutti) davano per finito e che invece con cinque mesi di cura Montella ha ritrovato un posto in squadra e quelle motivazioni da sempre in grado di fare la differenza.
(...) «Quest'anno è retrocesso con la sua squadra, per noi allora è perfetto. Avrà voglia di spaccare il mondo». È con queste parole, più o meno, che in viola in sole due stagioni sono arrivati Cuadrado e Tomovic (col Lecce avevano appena dato l'addio alla A), i due gioielli del Villareal (anche loro freschi di retrocessione in Spagna) e più recentemente lo stesso Josip Ilicic (coinvolto lo scorso anno nel tracollo del Palermo), l'unico che fino ad oggi ha un po' tradito le attese insieme, lo scorso anno, a Momo Sissoko. (...) Non più soltanto giovani di belle speranze pronti a sfruttare la maglia viola come trampolino di lancio (da Jovetic a Nastasic, fino a Ljajic l'elenco è lungo), ma giocatori esperti, di grande carisma, che si erano un po' persi per strada, inavvicinabili qualche anno fa come Anderson, il cui cartellino è passato da oltre 30 a 6,5 milioni, o lo stesso Matri arrivato in prestito gratuito dopo essere stato al centro del mercato solo tre stagioni fa.
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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