Quando vede viola si esalta, soprattutto allo stadio Franchi. Mattia Perin ancora una volta è stato il migliore in campo e per la terza volta consecutiva ha permesso alla sua squadra di fare risultato a Firenze. Una «battaglia» con il popolo fiorentino che è iniziata nel gennaio del 2013, quando i viola di Montella in piena corsa Champions sbatterono per novanta minuti su quel giovane portierino del Pescara. Parò di tutto, tanto che a fine partita il presidente Della Valle era quasi tentato di acquistarlo per evitare di incontrarlo nuovamente in futuro. Ma alla fine andò al Genoa e anche l’anno scorso a Firenze le sue parate permisero alla squadra ligure di portare a casa un prezioso pareggio: 3-3 il risultato finale e ancora una volta uno dei migliori in campo. Ma la ciliegina l’ha messa ieri pomeriggio. Parate a raffica dal primo all’ultimo minuto, un muro che ancora una volta ha stroncato sul nascere la gioia dei tifosi viola. Su Babacar prima e su Aquilani poi, con un altro intervento davvero provvidenziale sul colpo di testa di Bernardeschi e su Gonzalo Rodriguez a tempo quasi scaduto. Anche per questo si è presentato raggiante nel post partita, consapevole dalla sua (ennesima) super prestazione e molto felice per il risultato finale: «Il possesso palla della Fiorentina è sempre difficile da fronteggiare, ma anche con l’uomo in meno abbiamo retto fino alla fine. Dopo il pareggio sfumato immeritatamente con il Napoli – ha detto a fine partita – Oggi abbiamo portato a casa un punto meritato. Sono stato cercato da alcune squadre in estate, ma ho ancora tanto da imparare al Genoa». Peccato, penseranno Montella e i tifosi della Fiorentina. Sarebbe quello l’unico modo per non trovarsi di nuovo di fronte Perin, il para-Fiorentina.
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Le para tutte, Perin sempre fenomeno al Franchi
Il portiere si esalta quando vede Firenze
Duccio Zuccolini - Corriere Fiorentino
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