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Le nuove gerarchie dello spogliatoio viola

C’è stato un tempo in cui Dainelli faceva un urlo ai compagni, e quelli capivano che bisognava lasciare il locale perché si era fatto tardi; il periodo in cui era …

Redazione VN

C'è stato un tempo in cui Dainelli faceva un urlo ai compagni, e quelli capivano che bisognava lasciare il locale perché si era fatto tardi; il periodo in cui era Montolivo ad alzare la voce nello spogliatoio (già in via di frantumazione per la partenza di due capitani nella stessa sessione di mercato), e poi quello in cui Gamberini provava a scuotere soprattutto i giovani del gruppo. Ma era già la stagione in cui Vargas si ribaltava con la macchina e Cerci litigava con i vigili urbani. Estate 2012: spogliatoio praticamente nuovo di zecca, pochissimi i reduci di un anno fa, e qualche ritorno significativo.

Il capitano e leader silenzioso è Manuel Pasqual, che però può 'reggersi' su supporti determinanti: Luca Toni è il collante fra passato e presente, così come Lupatelli. Il portiere sprona i giovani e rincuora chi finisce in panchina. Poi c'è Viviano, che spiega Firenze agli stranieri, e racconta loro della partita con la Juve, che è sempre quella più importante dell'anno, e Pizarro, che riempie di consigli vecchi e nuovi giocatori della Fiorentina.

Il punto di riferimento assoluto? Borja Valero. Quando c'è qualche problema in campo, i compagni si rivolgono a lui. E lui contraccambia: quando ha qualche problema in casa - tipo una connessione internet out per cinque giorni, roba di qualche giorno fa - chiede aiuto a chi vive da anni a Firenze. Nuove gerarchie nello spogliatoio, tante anime, una sola volontà: tornare a far divertire i tifosi viola.

Luca Cellini - calciomercato.com