In ogni compagnia c'è sempre quello da fare arrabbiare, il super permaloso. Nella Fiorentina del secondo scudetto c'era Francesco Rizzo, tecnica sopraffina e carattere molto ombroso. Nonostante fosse costato Albertosi più Brugnera, Pesaola non lo vedeva bene e lui non sopportava Pesaola. Per questo andò via senza problemi nel 1970. Va a Bologna e anche lì dopo due anni si ritrova Pesaola, un incubo. Riparte e approda a Genova, sponda rossoblù. Vengono fuori cinque grandi stagioni. Sotto la Lanterna lo capiscono, non gli rompono le scatole e la delusione più grossa gliela la dà proprio la Fiorentina nel maggio 1978, nel famoso spareggio che manda in B il Genoa. Rizzo è infortunato, frigge in tribuna e l'unica consolazione è proprio la mancata serie B della Fiorentina. I due anni viola gli sono infatti rimasti incisi dentro e così torna dalle nostre parti, sopra Grassina e quando scende in paese racconta la sua storia.
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Le due case di Rizzo, il permaloso
In ogni compagnia c’è sempre quello da fare arrabbiare, il super permaloso. Nella Fiorentina del secondo scudetto c’era Francesco Rizzo, tecnica sopraffina e carattere molto ombroso. Nonostante fosse costato Albertosi …
David Guetta - Corriere Fiorentino
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