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L’analisi di Bacconi: “Il Torino predilige il gioco verticale. Attenzione alle sgroppate di Barreca”

"La Fiorentina ha fatto la partita con il Milan: 60% di possesso palla, baricentro a 60 metri, 18 conclusioni ma ha lasciato nel secondo tempo l’arma del contropiede al Milan. Buon per i viola che Sanchez arriva quasi dappertutto e che Salcedo...

Redazione VN

Vi proponiamo l'analisi tattica su Torino-Fiorentina di Adriano Bacconi su Viola Week, inserto settimanale de La Nazione dedicato alla squadra viola.

La Fiorentina ha fatto la partita con il Milan: 60% di possesso palla, baricentro a 60 metri, 18 conclusioni ma ha lasciato nel secondo tempo l’arma del contropiede al Milan. Buon per i viola che Sanchez arriva quasi dappertutto e che Salcedo si è dimostrato veloce quanto Bacca. Ma l’alert non può non essere suonato nella testa di Sousa. Perdere certi palloni o lasciare tanto spazio al Torino sarà letale, ne sa qualcosa la Roma che pur avendo avuto una clamorosa supremazia territoriale (15’ contro 5’ di possesso palla nella metà campo offensiva) ha subito 19 tiri, 11 palle gol e 3 reti.

NON SOLO BELOTTI

Al «Gallo» dedico tutto il paragrafo perché è uno dei giocatori più interessanti del panorama calcistico nazionale e di lui presto vedremo le gesta anche nella Nazionale dei suo ex tecnico Ventura. Il Torino però è anche altro. In sede di mercato sono state fatte delle rinunce ma sono stati anche introdotti dei giocatori funzionale all’idea di gioco dell’allenatore scelte. Mihajlovic predica un calcio dove la componente verticale prevale su quella orizzontale del campo. In ogni reparto ci sono giocatori in grado di esaltarsi nel «direct play», quel tipo di calcio che sa arrivare alla porta avversaria senza troppi passaggi intermedi, a partire dal suo portierone, quel Joe Hart, subentrato a Padelli a campionato iniziato, e che spesso inizia l’azione con lunghi rinvii a lanciare gli attaccanti sulla corsa.

In difesa è stato lanciato sull’out sinistro Barreca, prodotto del vivaio. Un terzino con chiare attitudini offensive grazie ad un allungo eccezionale che abbina resistenza e velocità. Perfetto per le ripartenze che prevedono il «coast to coast». A metà campo gli stantuffi Benassi e Baselli. Partiti a ritmo lento stanno salendo di tono partita dopo partita dopo essere stati trattati anche duramente da Mihajlovic. Entrambi amano il «dai e vai» per aggredire lo spazio davanti a sé fino a raggiungere l’area avversaria.

(l'articolo integrale nel quotidiano in edicola)