Su Viola Week, inserto settimanale de La Nazione dedicato alla Fiorentina, troviamo l'analisi tattica di Adriano Bacconi in vista della gara del Dall'Ara tra viola e rossoblù.
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L’analisi di Bacconi: “Borja è un valore aggiunto. Donadoni si gioca la carta Verdi”
"La rivoluzione di Sousa sta dando i frutti sperati. E Tello è funzionale a Kalinic"
TELLO PER KALINIC
Partiamo dall’ampiezza. Avere Tello a destra sempre aperto e alto offre un appoggio importante per il cambio gioco e per l’uscita lungo linea. Costringe la difesa avversaria a spostarsi, magari lasciando libero il lato debole. L’attaccante spagnolo si è fatto trovare pronto il giorno della verifica dimostrando anche duttilità tattica. Soprattutto il fatto di non andare sempre sul destro, ma di rientrare a volte sul sinistro, rende la sua azione meno prevedibile. Era invece prevedibile che aumentando il numero di cross ne traesse beneficio Kalinic che sappiamo essere un animale da area di rigore. Il suo movimento a staccarsi dalla marcatura sul primo gol per poi trovare la deviazione di testa in torsione e arretrando controtempo è la prova che il giocatore c’è, va solo servito come vuole lui. A sinistra l’ampiezza dovrebbe essere data dal terzino ma Olivera sembra ancora troppo impacciato e abbastanza fuori dagli schemi. L’altro terzino Salcedo è in realtà un centrale allargato, attacca con parsimonia e si occupa prevalentemente e giustamente di difendere.
BORJA VALERO IN REGIA
Il secondo gol fatto a Cagliari è la sinossi del nuovo libro di tattica che ha iniziato a scrivere Sousa. L’azione è congegnata a destra da Gonzalo e Borja Valero. Venti metri più avanti Tello è incollato alla linea del fallo laterale. Valero messo in cabina di regia è un clamoroso valore aggiunto. A metà campo è impossibile da marcare, ha quindi più spazio per vedere il gioco e disegnare calcio. La difesa del Cagliari, come già accennato, deve scalare verso Tello. Kalinic lo capisce e scappa sul lato opposto. Il lancio di Borja è di oltre 40 metri e taglia il campo da destra a sinistra. Il centravanti addomestica il pallone di petto ottenendo due risultati in un colpo solo. Prende spazio all’indietro proteggendo il pallone e dà tempo a Bernardeschi di attaccare l’area di rigore. Il cross filtrante è geniale, il gol quasi un gioco da ragazzi.
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IL TRIDENTE ROSSOBLÙ
Se non gioca Destro sarà sostituito da Floccari, che ha buona tecnica e sa muoversi bene anche spalle alla porta. E’ lui che viene cercato in prima battuta, soprattutto sulle ripartenze veloci. Donsah, mediano di rottura ma anche di intelligenza tattica, lo cerca ogni qualvolta riesce a rubare un pallone a centrocampo. In quelle situazioni uno dei due esterni attacca i difensori avversari alle spalle. Il più bravo in questi movimenti (come lo era del resto il padre) è Di Francesco. Sui suoi tagli dovranno essere pronti i centrali viola a scappare prima che sia troppo tardi. Verdi ha meno corsa del compagno, ma è molto bravo nello stretto, tende ad andare tra le linee e farsi dare la palla nei piedi per poi tentare il dribbling, rifinire l’azione o tentare la conclusione dalla distanza. In quella zona dovrebbe essere intercettato da Borja Valero che sarebbe opportuno potesse beneficare della presenza, al suo fianco, di un interdittore puro come Sanchez.
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