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L’amico di Masiello: “L’incontro con Guberti e Palombo”

Bari-Samp più che una partita sembra un intrigo. A svelare un nuovo capitolo, ma soprattutto a «rimpiangere» i mille euro giocati sulla vittoria dei pugliesi, è anche Gianni Carella, l’amico …

Redazione VN

Bari-Samp più che una partita sembra un intrigo. A svelare un nuovo capitolo, ma soprattutto a «rimpiangere» i mille euro giocati sulla vittoria dei pugliesi, è anche Gianni Carella, l'amico dell'ex capitano Andrea Masiello, che dopo l'arresto nell'interrogatorio del 6 aprile racconta ai magistrati della tentata combine: «Masiello aveva incontrato in un albergo prima della partita Guberti, e con lui c'era anche Angelo Palombo allora capitano dei blucerchiati». Masiello al gip aveva raccontato i particolari della visita con Guberti, ma non della presenza di Palombo.

Quante pressioni

Nei giorni precedenti alla sfida con i doriani è davvero accaduto di tutto. Gli inquirenti hanno in mano molti riscontri per ricostruire gli avvenimenti. Nell'ordine: ci sono gli ultrà che premono sulla squadra per la sconfitta; gli Zingari che piombano nel ritiro dei pugliesi e alla presenza di Bellavista come racconta Masiello offrono denaro in cambio di un Over, c'è poi Guberti che avrebbe messo sul piatto 400 mila euro per avere in cambio i tre punti. Per gli inquirenti Guberti è un emissario mandato da qualcuno a trattare in qualità di ex. Chi lo ha mandato? Due le ipotesi: è la squadra, quindi Palombo in veste di capitano potrebbe aver accompagnato il compagno, che raccoglie il denaro necessario alla combine per evitare la retrocessione e le ire dei tifosi le cronache locali riportarono una frase sibillina pronunciata da Palombo proprio agli ultrà: «Per Bari è tutto a posto»; è la società doriana che decide di fare il passo e si consulta con Palombo per poi arrivare a Guberti. Di sicuro l'incontro, confermato da Masiello e da numerose testimonianze oltre che dai riscontri sulle celle dei telefoni, aveva uno scopo: comprare i giocatori del Bari. Gli inquirenti contano a breve di scoprire come è andata. Una situazione che interessa anche al Procuratore federale Stefano Palazzi, stamattina atteso dai colleghi di Bari. Ci sarà una «chiacchierata» con i magistrati per capire i tempi dell'inchiesta, per avere i documenti si dovrà invece aspettare la chiusura delle indagini, ancora una decina di giorni. Poi Palazzi potrà utilizzare il materiale per un nuovo processo che porterà all'ennesima raffica di deferimenti.

La Gazzetta dello Sport