Tre arresti e una cinquantina di ultrà bielorussi portati in questura per accertamenti dopo una guerriglia con le forze dell'ordine; mazze telescopiche, spray urticanti e striscioni con la croce celtica sequestrati dalla Digos. E' il bilancio del prepartita rovente di Fiorentina-Dinamo Minsk. I tafferugli si sono accesi nei pressi dell'ostello di via Santa Caterina d'Alessandria dove il gruppo di bielorussi alloggiava: armati di bottiglie, fumogeni, e bastoni, gli ultrà, molti dei quali ubriachi, si sono scagliati contro le forze dell'ordine che intendevano far salire il gruppo su un autobus diretto allo stadio. Che non fosse una gara facile, dal punto di vista dell'ordine pubblico, in questura lo sapevano bene. Tant'è che ogni spostamento dei più esagitati dei circa 220 sostenitori bielorussi attesi al «Franchi» era stato costantemente monitorato e organizzato.
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L’altra partita: guerriglia degli ultrà bielorussi nazifascisti a Firenze
Tre arresti e una cinquantina di ultrà bielorussi portati in questura per accertamenti dopo una guerriglia con le forze dell’ordine; mazze telescopiche, spray urticanti e striscioni con la croce celtica …
Ma al momento di trasferirsi da un pub nella zona della Fortezza da Basso allo stadio, la situazione è precipitata. Complice anche l'alcol, i tifosi della Dinamo Minsk si sono rifiutati di seguire le direttive della questura: anziché in bus, volevano raggiungere il Campo di Marte a piedi, in corteo. Così è cominciato un lancio di bottiglie, fumogeni e di oggetti più disparati all'indirizzo della loro scorta. Danni anche al pub dove si erano radunati. Sono servite alcune cariche per riportare la situazione alla normalità. Per tutta la durata del controllo, gli ultrà della Dinamo Minsk hanno scandito slogan nazifascisti. La loro connotazione politica li aveva portati a scontrarsi anche con gli ultrà del Paok Salonicco, curva politicamente di sinistra.
La Nazione
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