La Fiorentina si allena mentre i bambini della scuola calcio Bielorussa c giocano in uno degli otto campi accanto a quello prenotato dai viola. E ci sono i soldati a fare la guardia, mitra in braccio, a ogni bandierina del calcio d’angolo perché da queste parti i controlli non sembrano essere mai troppi. La prima trasferta europea stagionale della squadra di Montella è iniziata sotto la pioggia di Firenze che ha lasciato il posto al sole di Minsk che, anche se non scalda, rende vivace questa città dove i segni del passato sembrano resistere orgogliosi, tra obelischi con stelle rosse e falci e martello che appaiono un po’ ovunque. Un viaggio nemmeno troppo lungo (due ore e venti di volo), ma un continuo andirivieni con il pullman che non ha lasciato granché tranquilli i ragazzi viola. Perché per muoversi da una parte all’altra della capitale bielorussa serve pazienza e tempo, quello necessario a percorrere i tanti chilometri che separano i vari appuntamenti tra semafori infiniti e lunghe code. (...)
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L’allenamento tra bambini e soldati nella città che mantiene le stelle rosse
La Fiorentina si allena mentre i bambini della scuola calcio Bielorussa c giocano in uno degli otto campi accanto a quello prenotato dai viola. E ci sono i soldati a …
La truppa di Montella ieri si è allenata tra sorrisi (Neto, Tatarusanu e il preparatore dei portieri si sono messi a giocare con i raccattapalle) e corse blande giusto per soddisfare la curiosità dei giovani (maschi e femmine) del settore giovanile della nazionale bielorussa tutti intorno al campo dei viola per vedere da vicino una squadra di serie A.
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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