A Guingamp ci sarà un’altra Fiorentina. Diversa da quella che ha vinto a Verona. Facce nuove e, probabilmente, diverso anche il modulo. È il bello della rosa ampia. E poi tre partite in sette giorni impongono qualche cambiamento. (...)
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Laboratorio Montella la squadra che vince stavolta si cambia
Tanti cambi di formazione rispetto alla gara di Verona: ecco la Fiorentina 2
A cominciare da Marin, forse il giocatore più atteso. Mai una partita da titolare finora, la sua prima volta potrebbe essere proprio domani sera a Guingamp. Ha qualità e tecnica, uno di quelli che può far svoltare la Fiorentina. Può fare il trequartista, oppure la seconda punta. Vedremo cosa deciderà Montella. Che sta valutando anche di tornare alla difesa a quattro. Richards sta bene, è pronto, e se c’è lui lì dietro si può giocare con due terzini e due centrali. Richards ha forza ed esperienza internazionale, queste due partite (Guingamp e Dinamo Minsk) serviranno per fargli ritrovare i tempi e la concentrazione. Se sta bene può far comodo anche in campionato. È l’unico terzino destro di ruolo, con lui la difesa tornare a quattro. Ed è molto probabile che sia così a Guingamp. Rimane da vedere come sarà il resto della squadra.
Diciamo che per il centrocampo ci sono Badelj o Lazzari, e che dovrebbe tornare titolare Aquilani. La Fiorentina può giocare a tre, con il trequartista e due punte, oppure a quattro e due attaccanti lì davanti. I nomi frullano. Marin può fare entrambi i ruoli, dipende dalle scelte di Montella. E da come stanno Gomez e Cuadrado. Uno dei due (più facile Cuadrado) potrebbe anche partire dalla panchina. Gomez ha bisogno di giocare, quindi dovrebbe esserci. Accanto a lui uno tra Marin e Ilicic. Oppure quattro centrocampisti, un trequartista e una sola punta. Ipotesi. Schemi. Supposizioni. Di certo ci saranno un bel po’ di facce nuove rispetto a domenica. In porta Tatarusanu, in difesa dovrebbe tornare Tomovic. E magari anche quelli che sono entrati dopo contro il Verona, come Kurtic, potrebbero ritrovare una maglia da titolare. È la Fiorentina revolution.
La versione 2 del gruppo Montella. L’altra metà del progetto. L’idea di una squadra che cambia, che si adatta, che si aiuta. Il patto fatto durante la sosta è servito anche a ricompattare lo spogliatoio. A Verona i primi segnali, ora c’è la partita con il Guingamp. Un punto e la Fiorentina è prima. Un piccolo record. Soprattutto se si considera che la squadra viola, insieme a Salisburgo, Dinamo Mosca e Legia Varsavia è già qualificata ai sedicesimi. In Europa la Fiorentina corre da grande squadra e la sfida di domani sera potrebbe essere l’atto conclusivo del girone. Facce nuove, ma stessa determinazione. Montella vuole vincere.
la Repubblica
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