La bandiera viola dell'era Della Valle che manda in finale Diego e Andrea. Sembra una favola e invece è tutto vero. Dopo 8 anni fiorentini, Manuel Pasqual ha vissuto una serata da Re. Splendido il suo gol al volo di sinistro, dopo il lancio lungo di Pizarro e l'assist di testa di Joaquin: era il 13' e l'incubo di trovare la porta friulana stregata, era già svanito. Altrettanto indimenticabile poi è stata la corsa verso la tribuna all'inglese, voluta proprio dai fratelli Tod's come simbolo del fair play viola. Non segnava da quasi un anno, Pasqual (l'ultima volta fu contro il Chievo lo scorso 3 marzo) e vista la sua determinazione nel correre verso i tifosi del Parterre, chissà da quanto aspettava di lasciarsi andare ad un abbraccio con la gente, tipico del calcio inglese che lui ama tanto (l'anno scorso Aquilani chiamò l'amico Gerrard per farsi mandare la fascia con scritto «Captain» e regalarla proprio a Pasqual), ma che in Italia è sempre rimasto poco più che una chimera. Un gol per altro che potrebbe valergli una possibilità in più per volare al Mondiale con l'amico Pepito, ma che soprattutto potrebbe portarlo all'Olimpico ad alzare la coppa al cielo, da capitano viola. «Vogliamo vincere qualcosa», ha ripetuto spesso lui stesso, impaziente di coronare, dopo essere arrivato da giovanissimo nel 2006, la sua carriera fiorentina con un trofeo da esibire ai tifosi. Manuel per altro ha già rinnovato da tempo fino al 2015 e in società, se lui vorrà, è già pronto un posto da dirigente: Della Valle infatti coi suoi fedelissimi ha già ampiamente dimostrato di essere riconoscente.
stampa
La zampata del capitano, 8 anni da bandiera
La bandiera viola dell’era Della Valle che manda in finale Diego e Andrea. Sembra una favola e invece è tutto vero. Dopo 8 anni fiorentini, Manuel Pasqual ha vissuto una …
(...)
Leonardo Bardazzi - Corriere Fiorentino
© RIPRODUZIONE RISERVATA