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La volta Champions vista dalla Gazzetta

Il digiuno di Cavani, le magie di Palacio, le «creste rossonere», l’intramontabile Totti, l’inquieto Jo-Jo e il talentuoso Hernanes sono il pepe della volata Champions. I loro gol e le …

Redazione VN

Il digiuno di Cavani, le magie di Palacio, le «creste rossonere», l’intramontabile Totti, l’inquieto Jo-Jo e il talentuoso Hernanes sono il pepe della volata Champions. I loro gol e le loro invenzioni lasceranno sicuramente il segno. Ma in questo strano campionato anche gli «architetti» della panchina stanno recitando un ruolo importante. La vittoria dell’Inter al Cibali, tanto per restare alla stretta attualità, è figlia delle invenzioni di Strama. Uno che divide perché convive a fatica con due etichette: geniale e inesperto. E allora mettiamo gli allenatori in copertina. Le loro scelte tattiche e il loro modo di gestire campioni e spogliatoio (vero Cassano?) avranno un peso decisivo in questo sprint che vede sei formazioni in lotta per la Champions e una settima, il Catania, che cercherà di agganciare l’Europa League. Comunque una vetrina nobile.

A undici

Vantaggi e problemi giornate dal termine chi sta meglio tra i nostri strateghi? I numeri dicono Mazzarri. Ha cinque punti di vantaggio e la legittima ambizione di puntare ancora allo scudetto. Ma il tecnico partenopeo ha anche diversi problemi: un Cavani in crisi, un ambiente che ha vissuto il pareggio con la Juve come una mezza sconfitta e un contratto, il suo, in scadenza. Tre indizi che fanno una prova: il Napoli se non si rimette subito in moto può diventare vulnerabile. Chi, invece, merita per il momento un dieci in pagella è Max Allegri. Ripensate a cosa era il Milan a fine agosto: un progetto senza capo, nè coda. Ora i rossoneri sono un modello di riferimento per tutti. E non solo nel calcio italiano.

Voglia

Il gran momento di Max mo ripercorrere il lavoro di Max? Ha rincuorato una squadra impaurita, ha lanciato El Shaarawy, De Sciglio e Niang, ha creato un feeling vincente con gli ultimi Mohicani del gruppo storico, ha affidato la direzione d’orchestra a Montolivo, si è tappato le orecchie davanti alle critiche a volte intempestive di Berlusconi e ha inserito Balotelli senza provocare una minima turbativa in spogliatoio. L’ultima vittoria del tecnico rossonero sono i due gol di Pazzini contro la Lazio. Il superbocciato che diventa protagonista. E’ come se anche Allegri avesse segnato una doppietta. Max, insomma, è il tecnico rock del momento. Ma la Champions è ancora tutta da giocare. E l’inesperienza di allenatori quali Stramaccioni, Montella, Andreazzoli e, tutto sommato, lo stesso Petkovic a vivere ad alta quota è una variabile tutta da godere. La sensazione è che presto potremmo trovarci a titolare nuovamente «Clamoroso al Cibali». Mai come quest’anno abbiamo in panchina tanti allenatori-centravanti.

La Gazzetta dello Sport