La rivoluzione fiorentina si è conclusa con diciassette acquisti e una squadra ribaltata. Il primo fu Hegazy, l’ultimo Toni. Luca è tornato a casa, e ieri ha ripreso contatto con la “sua” città. Visite mediche, e poi via verso il Centro sportivo. Rispetto a cinque anni fa, ritrova soltanto Cristiano Lupatelli e Manuel Pasqual, il suo assistman preferito, quello che nella stagione dei 31 gol gli recapitò sulla testa decine di palloni. E poi Andrea Della Valle, ovvero il promotore del suo ritorno. I due si erano già sentiti al telefono e non vedevano l’ora di incontrarsi. Un abbraccio, e la speranza di rivivere le emozioni di un tempo. Per l’esordio bisognerà aspettare ancora un po’, perché contro il Napoli Toni non sarà nemmeno in panchina. Come Savic infatti, non è stato convocato. Il motivo dell’esclusione del difensore serbo è semplice. Non è ancora arrivato il transfer internazionale che gli permetterà di scendere in campo. Dal prossimo appuntamento (il 16 settembre al Franchi col Catania) sarà regolarmente a disposizione.
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La tentazione di giocarsela, dentro Cuadrado
I dubbi di Montella per stasera: la sorpresa potrebbe essere Tomovic. In attacco staffetta El Hamdaoui-Ljajic?
Proprio la sua assenza ha spalancato davanti a Montella la porta del dubbio. Come schierare la difesa? E con quali uomini? L’aeroplanino si riserva di prendere la decisione all’ultimo momento, ma in realtà le ultime prove hanno dato indicazioni piuttosto chiare. Si riparte dal 3-
5-2. Perché con l’Udinese ha funzionato, e perché il mister non vuol togliere certezze ad un gruppo che ancora deve diventare squadra. La sorpresa potrebbe essere Nenad Tomovic. Appena arrivato e subito titolare. Del resto conosce il calcio italiano, e sa giocare benissimo come centrale. L’alternativa è Hegazy, ma la sensazione è che il serbo sia in netto vantaggio. L’altra incognita riguarda la fascia destra. Cassani o Cuadrado? La tentazione di gettare nella mischia il colombiano è forte, visto che l’idea è quella di giocarsela a viso aperto. Eppure al San Paolo c’è da stare attenti. Il Napoli si sa, ha nelle ripartenze un’arma mortale, e lasciar troppo campo ai vari Hamsik, Cavani, Insigne e Maggio sarebbe peccato mortale. Cassani, in questo senso, offrirebbe maggiori garanzie. Il ballottaggio è aperto, ma la pole va assegnata all’esterno preso dall’Udinese. A sinistra spazio a Pasqual, con Llama (appena arrivato) pronto ad entrare a gara in corso. Confermatissimi i tre in mezzo al campo. Alberto Aquilani infatti non è ancora al top della condizione e si accomoderà nuovamente in panchina. Al suo posto Romulo, che tanto bene ha fatto nel match vinto sabato scorso. Qualche piccola incertezza resiste infine sulla coppia d’attacco, anche se gli ultimi allenamenti hanno confermato quanto emerso nei giorni scorsi. Spazio ad El Hamdaoui, già positivo una settimana fa e in costante miglioramento dal punto di vista fisico. Scontata, comunque, la staffetta con Adem Ljajic. E poi Jovetic. Punto di riferimento assoluto e chiamato a prendersi sempre più la squadra sulle spalle. Lo aspetta una sfida da brividi con Cavani. Li volevano tutti. La Juventus in Italia, il Chelsea e il City in Inghilterra. Sono rimasti, e per stasera promettono scintille.
Matteo Magrini - la Repubblica
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