"C'è così tanto da raccontare che bisogna partire dal recupero - racconta La Nazione - quando la Fiorentina è in una gigantesca bolla nera di apnea - nera come un incubo - e la palla calciata da Chiesa schizza sulla testa di Ekdal e poi disegna una curva, supera tutta la difesa della Samp schierata a cerniera, cerca un padrone nel cielo e infine trova la suola di Pezzella lanciato sulla linea di porta in una mossa di taekewondo: è il 3-3, il capitano si toglie la fascia con DA13 per mostrarla allo stadio e corre sotto la Ferrovia, siamo strappalacrime se pensiamo che insieme a lui ci fosse anche Astori, perché in fondo mezza suola era anche sua e la Fiorentina proprio non meritava di perderla una sfida così?
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La suola di Pezzella e le giocate di Muriel: troppo presto per un paragone con Edmundo?
Una doppietta da urlo all'esordio al "Franchi" per l'attaccante colombiano
"Partta pazzesca, come le ingenuità che commette la Fiorentina (Edimilson doppio giallo, Vitor Hugo rigore evitabile per fallo di mano) e pazzesca anche la bellezza del secondo gol di Muriel, quasi un cost-to-coast che ricorda strepitose sintesi di potenza e classe declinate da interpreti entrati ormai nella leggenda (a cominciare da Baggio). Davvero straordinaria la sequenza, con Andersen aggirato con un colpo di tacco e Murru lasciato ai box con un tocco di punta prima del lungo sprint di 45 metri chiuso con un graffio destro all’angolo basso. Muriel lama colombiana anche nella prima azione che apre la partita, un blitz centrale che manda nei pazzi la difesa, ammucchiandola e poi disintegrandola con il sinistro controtempo che Audero guarda spengersi lento e definitivo all’angolo opposto. Che spettacolo, che centravanti. Scene di calcio da mettere in collezione per chi ha nostalgia dei grandi numeri 9 viola: è troppo presto per un paragone con Edmundo?
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