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La strana domenica della famiglia Tonelli

Se lo aspettava Pietro Tonelli. Quando all’undicesimo del secondo tempo ha visto suo figlio Lorenzo fare il suo solito movimento al limite dell’area, era sicuro che il pallone sarebbe finito …

Redazione VN

Se lo aspettava Pietro Tonelli. Quando all’undicesimo del secondo tempo ha visto suo figlio Lorenzo fare il suo solito movimento al limite dell’area, era sicuro che il pallone sarebbe finito in rete: «E ho avuto la conferma che le sensazioni della vigilia erano giuste». Ma un conto è avere delle sensazioni, un altro è provare l’emozione dal vivo: «Infatti non ho resistito e ho esultato». Ma Pietro Tonelli, chirurgo alla medicina d’urgenza di Careggi, figlio del maestro della chirurgia toscana Luigi Tonelli e padre del difensore dell’Empoli Lorenzo Tonelli che domenica col suo guizzo di testa ha regalato il pareggio agli azzurri, era in Maratona accanto a migliaia di tifosi viola: «Poi mi sono reso conto che in tanti mi guardavano perplessi, pronti a dirmi qualcosa. Ho anticipato tutti e mi sono scusato dicendo la verità, cioè che aveva fatto gol mio figlio».

Una difesa efficace, utilizzata anche dal fratello di Lorenzo, Giovanni, che a braccia alzate ha fatto eco al padre: «Scusate, è mio fratello». I tifosi hanno capito, i «vaffa» però sono arrivati dagli amici: «Ha esordito così, ridendo, un mio caro collega tifosissimo della Fiorentina. Ho ricevuto così tanti sms che la memoria del mio povero cellulare da 29 euro non ha retto». Altri messaggi sono arrivati alla mamma di Lorenzo, Simona Viciani, ex moglie del chirurgo e ricercatrice al dipartimento di Giurisprudenza. Uno anche dal rettore Alberto Tesi, tessera numero 10 del viola Club di Ingegneria: «Domani mimetizzati». Una domenica speciale, dunque, quella dei Tonelli, con un occhio alla Fiorentina, la squadra di famiglia, e un altro all’Empoli. Un derby di famiglia su cui la firma di Tonelli proprio non poteva mancare: «Non so quali fossero le ragioni — spiega Pietro – ma ci aspettavamo che segnasse. Poi quando ho visto quel suo movimento quasi ho esultato prima che colpisse di testa. E credo che abbia fatto bene ad esultare anche Lorenzo, perché ha dimostrato con i fatti ai tifosi dell’Empoli quanto lotta per questa squadra».

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Corriere Fiorentino