Non ha un tatuaggio. Niente orecchini. Se non lo conosci lo guardi e te lo immagini in banca davanti a un computer. Nikola è come quei supereroi dalla doppia vita, quelli che la giornata a un certo punto fa un’inversione a U. Da normale a extra. E tutti si chiedono: ma chi sarà mai quello lì che lotta nel nome del bene e del colore viola? La risposta è facile: Nikola Kalinic, cioè la sorpresa di questo inizio stagione. Quattro gol in campionato più un assist alla Cantona per mandare in rete Verdù, più (tanto per sottolineare il momento) un assist per il suo compagno di nazionale Rakitic. Un passaggio di tacco da applausi. E poi anche un gol (il terzo della Croazia), per non farsi mancare niente. Kalinic domenica prossima scenderà sull’erba del San Paolo per giocare una partita che in questo momento “è”, semplicemente, “ la partita”. Paulo Sousa conosceva Kalinic da un pezzo.
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La sorpresa Kalinic e la rinascita Higuain
L'articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica
Durante il primo summit societario tra dirigenti e staff tecnico sul mercato, l’allenatore ha fatto proprio il nome del ragazzo del Dnipro, nome che trovò tutti d’accordo, anche se in ballo c’erano anche quelli di Destro, Paloschi e Borini. Giocatori diversi, che però non facevano cambiare idea al tecnico, che vedeva in Kalinic e nei suoi movimenti da vera prima punta la possibilità di dare una finalizzazione al gioco che aveva in mente.
Cinque milioni e mezzo al Dnipro e 1,2 all’anno per Nikola, che sognava l’Italia. Un quinto di quello che guadagna Gonzalo Higuain, centravanti del Napoli e uno dei più forti attaccanti in circolazione: 5,2 milioni all’anno sul conto e cinque reti segnate in campionato, una più di Kalinic.
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Anche sul Corriere dello Sport-Stadio si cita l'attaccante croato, sottolineando la sua "fame": vuole tutto. Lo scudetto con la Fiorentina e fare un Europeo da star con la Croazia. La (doppia) impresa è difficile, ma non impossibile.
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