Repubblica Firenze si concentra su Benevento-Fiorentina, gara in programma sabato alle 18. E' iniziata, si legge, un'altra settimana che poterà a una sfida decisiva per le sorti della squadra di Prandelli. La partita del Vigorito sarà come una finale. Le due squadre hanno sei punti di vantaggio sul Torino terzultimo che, però, deve recuperare due partite, mentre il Cagliari è a quattro lunghezze. Il quotidiano si chiede: come sta la squadra?
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La solitudine di Vlahovic, falle a centrocampo: cosa funziona e cosa no
Fiorentina in piena lotta salvezza: sabato lo scontro diretto contro il Benevento
Il trio delle garanzie
La difesa è un ritornello da imparare a memoria: Milenkovic, Pezzella, Quarta. I primi due provano a tenere botta in un momento davvero difficile. Il terzo è in crescita. Il suo acquisto si è rivelato un grande acquisto in ottica futura.
Cercarsi regista
Manca un regista puro. Nessuno lo è tra Pulgar, Amrabat, Borja Valero, Castrovilli e Bonaventura. Prandelli rimescola le tessere ma alla fine il risultato non cambia. Nei tre di centrocampo il recupero di Bonaventura è il più prezioso, mentre quello di Castrovilli per Benevento è ancora in dubbio. Amrabat alterna buone prestazioni a gare sottotono ( come col Parma), Pulgar invece fatica a ritrovare condizione e posizione ottimali.
Attacco scarno
C'è Vlahovic, per lui onori e oneri. Se lui non segna ne risente tutta la squadra. Manca un'alternativa. Kouame e Kokorin stanno rientrando soltanto adesso dai rispettivi infortuni.
Fattore Ribery
Con o senza il francese c’è una gran differenza: per qualità, carattere, inventiva. Ribery ha saltato cinque delle ultime dieci gare tra squalifiche e infortuni, realizzando in tutta la stagione un solo gol e servendo cinque assist. È un trascinatore ma l’età non è un dettaglio e così quando ha bisogno di rifiatare, la Fiorentina non ha un sostituto all’altezza. Col Benevento tornerà titolare.
Il mercato sbagliato
Qualcosa non ha funzionato. L’assenza di un regista, quella di un attaccante che potesse alternarsi con Vlahovic. Non solo. Callejon non gioca perché lo schema tattico non è aderente alle sue caratteristiche, Barreca non è quasi mai sceso in campo e gli allenatori gli hanno preferito altri interpreti, Malcuit ha commesso due gravi errori nella seconda gara da titolare e Kokorin è arrivato fuori condizione per poi infortunarsi.
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