Su La Repubblica trova spazio anche il piccolo duello in porta tra Neto e Tatarusanu. L'anno scorso la scelta in porta fu netta. Neto titolare, e alle sue spalle due signori a far quasi da spettatori. Munua (e poi Rosati) e Lupatelli. Una specie di allin sul brasiliano. Alla fine, hanno avuto ragione loro. Qualche problema all’inizio, poi basta. Rendimento alto, seppur con qualche errore qua e la, e la convinzione di aver definitivamente conquistato la fiducia di tutti. Eppure nel frattempo la Fiorentina aveva messo le mani su Tatarusanu. Uno che ha giocato da titolare la Champions League, e che di certo non arriva a Firenze per scaldare la panchina. Dopo dodici mesi, quindi, siamo di nuovo alla concorrenza dura e pura. Due portieri di pari livello (almeno in partenza) a giocarsi la maglia numero uno. Un bel rischio, visto che (appunto) la storia recente ha premiato la politica contraria. Ricorda bene, il brasiliano, quanto fu difficile. Una specie di tortura lunga un campionato. Prima titolare uno, poi l’altro, poi la marcia indietro. Una costante incertezza che disintegrò l’autostima di entrambi. Adesso, ci risiamo. Per ora è stata par condicio assoluta, anche se ad oggi la sensazione è che sia Neto a partire in vantaggio.
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La sfida tra Neto e Tatarusanu: in porta si torna alla concorrenza dura e pura
Su La Repubblica trova spazio anche il piccolo duello in porta tra Neto e Tatarusanu. L’anno scorso la scelta in porta fu netta. Neto titolare, e alle sue spalle due signori …
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