E’ un'emozione ritrovare la Fiorentina. Quella vera, da godere. L’abbiamo aspettata con ansia e qualche preoccupazione per il ritardo, ma senza mai perdere antiche certezze. Questa squadra ci mancava, ora c’è. Per ripartire serviva semplicemente una scossa d’adrenalina e questa scossa l’ha data Babacar, un ragazzo di 21 anni nato sotto il segno dei pesci, figlio della Cantera viola. Il suo destro micidiale e spettacolare assieme, è arrivato come un lampo di luce, una frustata, una liberazione. E la Fiorentina, più serena, è ripartita nel momento giusto, nella partita più complicata, schivando insidie, trappole e dubbi.
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La scossa di Babacar, le scelte di Montella, una squadra ritrovata
E’ un’emozione ritrovare la Fiorentina. Quella vera, da godere. L’abbiamo aspettata con ansia e qualche preoccupazione per il ritardo, ma senza mai perdere antiche certezze. Questa squadra ci mancava, ora c’è. …
Di fronte c’era l’Inter ferita e per questo ancora più pericolosa, ma i viola sono stati bravi a non farla mai entrare in partita. La Fiorentina non è sembrata neppure parente di quella che ha collezionato due zero a zero con Sassuolo e Genoa, Montella ha trovato i correttivi giusti per avere più spazio in attacco e perfezionare l’equilibrio allo stesso tempo. Le modifiche tattiche, unite a un turn over di coppa perfetto, sono state decisive. Questa Fiorentina è sempre uguale a sè stessa, ma anche diversa. Ha giocato in attacco con una sola punta (Babacar) e alle sue spalle Cuadrado e Mati abili nella fase offensiva, ma anche centrocampisti aggiunti. In mezzo al campo i viola sono sempre stati in superiorità numerica: padroni. La linea di difesa più bassa con Pizarro a protezione e Aquilani meno libero di andare in area a intasare hanno dato più metri alle azioni d’attacco.
Dalla ragnatela dei passaggi orizzontali si è passati a qualche lancio in verticale in più, favoriti dai movimenti di Babacar. Insomma, una Fiorentina più agile, più mobile e meno prevedibile. Kurtic, infine, è il centrocampista che mancava, ha portato energia, muscoli e corsa: i tre amati tenori assieme (Pizarro, Aquilani e Borja Valero) oggi sono un lusso difficile da sostenere. A proposito di Borja, giusto il turno di riposo, nessuno è insostituibile, ma tornerà anche lui come è tornata la Fiorentina. Basta aspettare...
Enzo Bucchioni - QS
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