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La rivincita del portiere con la tuta

È un mondo strano, in cui può succedere di tutto. Può accadere anche che il quarto portiere della Fiorentina di due anni fa diventi il personaggio da copertina del campionato. …

Redazione VN

È un mondo strano, in cui può succedere di tutto. Può accadere anche che il quarto portiere della Fiorentina di due anni fa diventi il personaggio da copertina del campionato. Sì, proprio lui, l'uomo che stava sempre in tuta anche fuori dal campo: Vlada Avramov. Bel portamento, modi distinti, faccia da cattivo, uno che non avrebbe sfigurato in un film degli anni sessanta nella parte del nemico che viene dall'Est di Sean Connery-007. Perennemente o quasi in tribuna accanto ai dirigenti viola, per quattro lunghe stagioni ha misteriosamente occupato la preziosa casella di extra-comunitario. Nove presenze ufficiali, tredici gol presi, non proprio un ruolino di marcia esaltante e d'altra parte ormai era come se facesse parte dell'arredamento. Faceva simpatia e nessuno immaginava che si esaltasse come è accaduto lunedì sera all'Olimpico, quando in pratica da solo ha fermato la Roma (VIDEO).

Ad essere del tutto sinceri, l'ultima volta che si era tolto la tuta per indossare i guantoni del portiere aveva provocato dei disastri niente male. Successe a Parma il 14 dicembre 2010, in Coppa Italia. Tre giorni prima aveva già dato una grossa mano all'Udinese per vincere, ma al Tardini si superò in due papere strepitose a distanza ravvicinata che consegnarono la qualificazione agli increduli emiliani. Era il terzo portiere di Mihajlovic e diventò velocemente il quarto, dopo l'arrivo a gennaio di Neto: non esisteva al mondo una formazione così ricca di numeri uno. Dopo le follie di Parma, il serbo non si scompose e tornò a visitare le tribune degli stadi italiani fino all'inevitabile divorzio in estate, al termine di un contratto quinquennale che i più ignoravano. E invece due sere fa, a 34 anni suonati, Vlada Avramov ha avuto i suoi 90 minuti di gloria e adesso rischia di mandare in panchina Agazzi, quello che quasi tutti i viola avrebbero preso al posto di Neto. Eh sì, è proprio un mondo strano. (...)

David Guetta - Corriere Fiorentino