Volevano accoglierlo con tutti gli onori allo stadio, alla fine i tifosi si sono radunati per scaricare la loro rabbia. Un pomeriggio da incubo, iniziato alle 13.30 all’aeroporto di Peretola, quando il direttore tecnico Macia si è accorto che sull’aereo proveniente da Monaco di Baviera, Berbatov non c’era. Dal sogno alla delusione, dalla gioia, alla rabbia, all’amarezza per l’incredibile inserimento della Juventus. Firenze martedi notte si era addormentata con la speranza e la quasi certezza di abbracciare un campione come il bulgaro. Roba da non credere. Un altro giocatore così forte in viola. (...) Firenze non stava più nella pelle: «Con Berbatov e Jovetic si fa paura a tutti». Il tam tam era questo. E invece è bastata poco più di mezz’ora per far vacillare il castello che Pradè e Macia erano riusciti a costruire con bravura nelle ultime frenetiche ore.
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La rabbia dei tifosi viola: “Berbatov, vergogna”
Volevano accoglierlo con tutti gli onori allo stadio, alla fine i tifosi si sono radunati per scaricare la loro rabbia. Un pomeriggio da incubo, iniziato alle 13.30 all’aeroporto di Peretola, …
Quando la macchina della Fiorentina è ripartita con il solo Macia a bordo, qualcuno ha cominciato a insospettirsi. I tifosi che si erano radunati anche all’aeroporto non potevano ancora saperlo, per la Fiorentina era invece già scattato l’allarme rosso. Il contropiede inaspettato. Intanto in città rimaneva abbastanza forte la fiducia, visto che l’appuntamento per la firma in sede era comunque fissato per il pomeriggio. Alle 14.30 la notizia che la Juventus aveva iniziato una trattativa parallela con il Manchester United e il procuratore del giocatore era ormai di dominio pubblico. E lì che Firenze si è ritrovata come in un incubo: «Impossibile, Berbatov che va alla Juve, state scherzando», chiedevano i tifosi ai giornalisti che si erano ritrovati davanti alla sede della Fiorentina per capire gli ulteriori sviluppi della vicenda.
Insomma uno sgarbo proprio dalla nemica di sempre. «C’era da immaginarselo, non gli abbiamo venduto Jovetic e così ci hanno fatto lo sgambetto su Berbatov». Rendendo di fatto difficile la risposta immediata della Fiorentina a 48 ore alla chiusura del mercato. In un clima di mezza depressione, ci pensava però il solito Mario Ciuffi a riportare un po’ di allegria con la sua solita simpatia: «Berbatov non viene più? E allora vorrà dire che se ne prenderà uno più forte di lui. Andrea (Della Valle) riaprirà la cassaforte e ci farà un bel regalo lo stesso». Il lavoro a Pradè e Macia non manca.
La Nazione
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