Non è stato un debutto fortunato, ma avrà tempo per rifarsi. Magari, quando esordirà sul campo trascinerà la Fiorentina al successo a suon di gol, quelli che sono mancati ieri ai viola. Giuseppe Rossi non ha potuto gioire, ha sofferto in tribuna per la sua nuova squadra e alla fine è rimasto deluso per l'inatteso ko dei viola, ma intanto è già stato contagiato dall'entusiasmo della tifoseria. La sua giornata fiorentina era iniziata intorno alle dieci dal suo albergo dalle parti del Piazzale, con un tweet che salutava la sua nuova città: «Buongiorno Firenze». Pepito non ha perso tempo e si è tuffato nelle strade del centro alla scoperta di alcune delle bellezze artistiche. Ha postato, sempre su twitter, una foto di Firenze dall'alto, presumibilmente scattata da Piazzale Michelangelo, rimanendone colpito e ammaliato: «Che bella Firenze». La sua è stata una piccola full-immersion della città, considerato che è stato avvistato anche in Piazza della Signoria e poi in Piazza Duomo.
stampa
La prima giornata (sfortunata) di Pepito al Franchi
Non è stato un debutto fortunato, ma avrà tempo per rifarsi. Magari, quando esordirà sul campo trascinerà la Fiorentina al successo a suon di gol, quelli che sono mancati ieri …
Con l'italo-americano c'era il suo procuratore, Federico Pastorello, pure lui felice di essere in centro. Dopo un pranzo in città, Rossi si è spostato allo stadio, dove era atteso da un nuovo incontro con il patron Della Valle, ma soprattutto dal primo contatto con il Franchi, desideroso di abbracciarlo idealmente e di regalargli i primi applausi. (...)
Il neo acquisto viola è salito in tribuna intorno alle 14,55 e subito, oltre agli applausi, sono partiti i clic dei fotografi, ma anche gli scatti dei tifosi che gli erano vicini, tutti con il telefonino puntato dritto verso l'attaccante. Si è seduto nella fila sopra Andrea Della Valle e aveva accanto a sé Luke Bongiorno, il fisioterapista italo-americano che continuerà a seguirlo e che si coordinerà con lo staff medico viola. Rossi è stato quasi preso d'assalto, una piccola ressa si è formata a lato della tribuna autorità, dove lui si era sistemato. Un tifoso è riuscito anche ad avvicinarsi riuscendo ad ottenere un autografo sul biglietto della partita. Una firma da conservare. Poi anche lo speaker ha annunciato (per tre volte) il suo nome. Tutti lo hanno acclamato e Rossi ha ringraziato il Franchi, salutando la gente e ringraziandola con un cenno della mano. Quindi, al momento dell'ingresso in campo delle due squadre, è partito l'inno di Narciso Parigi e anche Rossi lo ha accompagnato con il battito delle mani. Col tempo probabilmente imparerà anche le parole, ma si è già calato nel clima fiorentino. Poco dopo Rossi, contentissimo per l'accoglienza ricevuta, ha voluto pure immortalare la Curva Fiesole, là dove sogna di poter andare a festeggiare parecchi suoi gol. Durante la partita ha incitato i suoi nuovi compagni per un gol che non è mai arrivato. (...)
Corriere Fiorentino
© RIPRODUZIONE RISERVATA