Sul Corriere dello Sport di oggi troviamo un bello speciale dedicato alla nuova vita di Alberto Malesani. Uscito dalla scena calcistica da quattro anni (non per scelta propria) l'ex tecnico della Fiorentina ha aperto un'azienda vitivinicola che si chiama La Giuva, con le sillabe iniziale dei nomi delle due figlie. Ma non ha perso la speranza: "Il calcio mi manca. Se ricevessi una proposta allettante, l‘accetterei. Sa che cosa mi piacerebbe? Allenare una Nazionale, anche piccola: completerebbe il mio bagaglio professionale. La mia ultima esperienza a Sassuolo è stata traumatica, ma conosco bene gli incerti del mestiere, anche se avrei voluto avere più tempo rispetto al poco che mi è stato concesso. Dopo l’esperienza di Sassuolo, un procuratore mi ha detto: “Alberto, rassegnati, non allenerai più”. Sulle prime non ho capito le ragioni della sua affermazione, ma il tempo passa e quelle parole a volte mi ritornano in mente. Eppure, in ventitré anni di carriera, dal Chievo al Parma al Panathinaikos, credo di avere dimostrato ciò che valgo". Infine un pensiero per Astori: "Sa perchè la sua scomparsa ha suscitato un'emozione collettiva tanto profonda, così come la morte di Frizzi? Perchè se ne sono andate due persone molto, molto per bene. Siamo anime fragili e abbiamo bisogno di esempi come Astori e Frizzi.
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La nuova vita di Malesani: “Produco vino, ma il calcio mi manca. Vorrei allenare una Nazionale”
L'ex tecnico della Fiorentina 1997/98 è uscito di scena dopo l'esonero col Sassuolo
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